Concetti Chiave
- La crisi post-bellica europea influenzò l'arte, portando a un desiderio di superare le esperienze passate.
- Il dipinto "Madre e bambino" di Otto Dix (1924) esprime tensione espressionistica attraverso contrasti cromatici.
- I colori, come il rosso scuro e il bianco cinereo, evidenziano il malessere e la fragilità dei soggetti.
- Dix obbliga lo spettatore a una visione ravvicinata delle imperfezioni fisiche e emotive dei personaggi.
- L'opera trasmette un senso di distanza emotiva tra la madre e il bambino, sottolineato dal gesto della donna.
La profonda crisi che aveva investito la società europea portando al Primo conflitto mondiale si tradusse in un malessere diffuso negli anni che seguirono le fine della guerra, caratterizzati in ambito artistico da una generalizzata volontà di superare o addirittura cancellare le esperienze compiute nei decenni che avevano preceduto lo scoppio delle ostilità. Questa situazione drammatica si traduce nell'opera di Otto Dix, Madre e bambino, dipinto nel 1924, basato sulla tensione espressionistica dei colori che si contrappongono: il rosso scuro dei mattoni e della veste della donna, che si riverbera anche sul volto cupo, e il bianco cinereo, malato, del bambino, la cui veste eccessivamente raffinata non fa che sottolineare le dimensioni troppo ridotte del corpo che contiene.
Il pannello di Dix è spietato, come in genere la sua pittura: qui egli obbliga lo spettatore a una visione ravvicinata delle rughe delle mani e dei volti, degli occhi stretti come fessure dolenti, del gesto della donna che sembra spingere in avanti, allontanare, anziché reggere, il corpo del piccolo.