Concetti Chiave
- Il dipinto "L'aurora" di Paul Delvaux, realizzato nel 1937, esplora il complesso rapporto con l'universo femminile.
- Nell'opera, quattro donne nude con il corpo inferiore rappresentato da tronchi d'albero evocano un legame tra umanità e natura.
- Le figure femminili, in pose statiche e con lo sguardo fisso, dominano la scena enigmatica con un senso di potere e immobilità.
- Un grande specchio, rivolto verso lo spettatore, introduce un gioco di riflessione e identità tra il maschile e il femminile.
- Delvaux sfida le convenzioni visive e concettuali, suggerendo che anche lo specchio può ingannare la percezione della realtà.
Il rapporto con l'universo
Il complesso rapporto con l'universo femminile era già stato al centro dell'opera di molti artisti moderni.
Nel dipinto L'aurora (1937) Paul Delvaux raffigura, sullo sfondo di architetture classiche di gusto metafisico, quattro famose donne nude, la cui parte bassa del corpo è rappresentata da possenti tronchi d'albero ben radicati a terra. Le donne-albero, in pose immobili e con lo sguardo fisso, dominano l'enigmatica scena.
L'elemento dello specchio
Per sottolineare il loro potere l'artista introduce l'elemento dello specchio: questo, di forma ovale e posto su un basamento classico, è rivolto frontalmente verso la figura posta al di fuori della tela, cioè lo spettatore, che potrebbe anche essere un uomo. Mostrando ironicamente come un uomo vestito possa vedersi, e quindi identificarsi, nel corpo nudo di una donna, Delavaux intendeva porre l'accento sul principio dell'identità. Tutte le convenzioni consolidate sul mondo cadono, se neppure lo specchio è in grado di riprodurre fedelmente ciò che viene posto davanti ad esso.