Concetti Chiave
- I personaggi di Bacon appaiono paralizzati nel tempo e incapaci di riconoscersi, riflettendo una perdita di identità.
- Le figure sono deformate e contorte, simboli di un'umanità moderna in lotta con la comunicazione e l'autocomprensione.
- Sebbene prive di maschere, appaiono irriconoscibili, con i corpi alterati dall'angoscia esistenziale.
- Le ambientazioni vuote e oscure accentuano la solitudine spirituale delle figure rappresentate.
- Ispirato alle Demoiselles d'Avignon, Bacon esplora le contraddizioni e fragilità dell'esistenza umana attraverso la decomposizione formale.
Identità perduta
Paralizzati nello spazio e nel tempo, i personaggi di Bacon sembrano non sapere chi siano e che abbiano perso la propria identità. Quando si guardano allo specchio non si riconoscono più. Sono figure che cambiano i connotati del proprio volto, schiacciati da smorfie di dolore e sofferenza; ferme in posizioni contorte e cariche di tensione, sono il simbolo attualissimo dell'uomo che non sa e non può comunicare con se stesso e con gli altri.
Deformazione e solitudine
Non portano maschere, non mentono, non si nascondono, ma sono egualmente irriconoscibili, perché il loro corpo è stirato, schiacciato, dilatato, deformato dall'angoscia esistenziale: è una maschera di sé stesso che rispecchia la solitudine dello spirito, acuita dal ricorrere di ambientazioni vuote e immerse nell'ombra.
Riflessione sull'esistenza umana
Ispirati alle torsioni dei volti delle Demoiselles d'Avignon, i ritratti e soprattutto gli autoritratti di Bacon, come questo dipinto del 1956, celano nella decomposizione formale lo stato di lacerazione dell'anima moderna e una riflessione sulle contraddizioni e sulle fragilità dell'esistenza umana.