Concetti Chiave
- La metafisica è un movimento artistico avviato da Giorgio de Chirico tra il 1910 e il 1911, che esplora aspetti al di là della fisica.
- De Chirico, pur nato in Grecia, sviluppa la sua carriera artistica in Italia, influenzato dai suoi viaggi e soggiorni in Europa.
- Le opere metafisiche di De Chirico si caratterizzano per atmosfere malinconiche, paesaggi deserti e simbolismi astratti.
- La serie "Piazze d’Italia" del 1915 rappresenta un punto chiave, introducendo elementi classici e moderni in contrasto.
- Opere come "Canto d’amore", "Interieur metaphisique à la grand usine" e "Il grande metafisico" esemplificano l'uso di manichini e l'evoluzione stilistica di De Chirico.
Indice
Origini della metafisica
La metafisica è una tendenza artistica nata nei primi anni del Novecento, in particolare tra il 1910 e il 1911 per merito dell’artista di origini italiane Giorgio de Chirico, il termine con cui ci si riferisce a questa corrente può essere interpretato come una lettura artistica che va al di là della fisica, inoltrandosi nel profondo della natura ed esplorando i lati nascosti. Quest’ultimo nacque in realtà in Grecia ma si trasferì in Italia nel 1905, all’età di diciassette anni, senza però saziare mai la sua voglia di viaggiare, tanto che poi abitò anche in Germania, a Monaco.
Opere e influenze di de Chirico
Al suo ritorno in Italia però, cominciano a nascere le sue prime opere che si possono definire metafisiche, grazie alla presenza di elementi cardine di questa corrente, come ad esempio l’assenza della presenza umana se non i piccole ed essenziali ombre, l’atmosfera malinconica, i paesaggi deserti e i collegamenti simbolici e astratti tra vari oggetti.
Evoluzione e opere significative
Fondamentali in questo processo fu la serie di opere del 1915 intitolata “Piazze d’Italia”, in cui la chiarezza dei quadri precedenti comincia a complicarsi con l’introduzione di elementi della tradizione e del passato ormai inesorabilmente trascorso, come la statua di Arian che risale al periodo classico dell’impero romano, ma che va a contrapporsi con elementi discostanti quali il palazzo ferrarese. Una delle opere più importanti di questo periodo è però intitolata “Canto d’amore”, in quanto porta chiari riferimenti ad altre tendenze del tempo con il realismo magico, si riscontra però sempre il suo interesse vero le associazioni incongruenti ma che mantengono sempre una chiarezza del totale, tra questi elementi ci sono ad esempio la statua in gesso di Apollo.
Quadri metafisici di de Chirico
Altri quadri che dimostrano le caratteristiche metafisiche sono:
• “Interieur metaphisique à la grand usine”, 1916, sembra dimostrare il suo studio con la realizzazione progressiva di un quadro, utilizza questo espediente per dipingere una stanza con finestra con la presenza di elementi geometrici come squadre, righelli, metri e che si stanno unendo tutti insieme per poi arrivare alla realizzazione completa di un manichino;
• “Ettore e Andromaca”,1917, qui la flebile presenza dell’uomo tipica dei suoi quadri sembra essere sostituita definitivamente dall’espediente del manichino;
• “Il grande metafisico” 1917, quadro fondamentale che segna un primo passaggio verso il ritorno all’ordine, le architetture sono infatti mutate, tanto che somigliano maggiormente al periodo del rinascimento o comunque ad un’epoca più vicina del periodo classico. Mette al centro una figura dall’identità sconosciuta nel quale ci sono elementi ripresi in altri suoi quadri;
Domande da interrogazione
- Chi è considerato il fondatore della corrente artistica della metafisica?
- Quali sono le caratteristiche principali delle opere metafisiche di de Chirico?
- Qual è una delle opere più importanti di de Chirico del periodo metafisico e quali influenze mostra?
- Come si evolve lo stile di de Chirico nelle sue opere successive come "Il grande metafisico"?
Giorgio de Chirico è considerato il fondatore della corrente artistica della metafisica, nata tra il 1910 e il 1911.
Le opere metafisiche di de Chirico sono caratterizzate dall'assenza della presenza umana, atmosfere malinconiche, paesaggi deserti e collegamenti simbolici e astratti tra vari oggetti.
Una delle opere più importanti è "Canto d’amore", che mostra influenze del realismo magico e associazioni incongruenti mantenendo una chiarezza complessiva.
In "Il grande metafisico", lo stile di de Chirico evolve verso un ritorno all'ordine, con architetture che somigliano al periodo rinascimentale o a un'epoca più vicina al periodo classico.