Concetti Chiave
- Salvador Dalì, nato a Figueres nel 1904, fu un artista poliedrico e uno dei massimi esponenti del Surrealismo, noto per il suo estro e il suo stile esibizionista.
- Dalì sviluppò il "metodo paranoico-critico", una tecnica artistica che combinava l'irrazionalità dell'inconscio con la razionalizzazione del delirio.
- Le sue opere, come "La persistenza della memoria", spesso utilizzavano simboli complessi come gli "orologi molli", rappresentando la soggettività e l'elasticità del tempo.
- Il simbolismo nei suoi lavori rifletteva pensieri filosofici e scientifici, incluso il concetto di tempo relativo, ispirato dalle teorie di Einstein.
- Dalì definiva le sue creazioni come "fotografie di sogni dipinte a mano", sottolineando l'influenza del subconscio nella sua arte.
Indice
Infanzia e formazione artistica
Salvador Dalì nasce a Figueres (Catalogna) l’11 maggio 1904. Trascorse l’infanzia nella città natale. Nel 1921 si iscrisse all’accademia delle belle arti a Madrid da cui venne cacciato nel 1926 per indegnità. Nel 1927 si reca a Parigi dove conosce Picasso ed entra in contatto con i surrealisti.
Nel 1932 sposa Gala, donna che fu soggetto di molte sue opere. Nel 1940, a causa dell’occupazione nazista della Francia, si trasferisce negli Stati Uniti.Carriera e ritorno in Catalogna
A partire dal 1951 torna a vivere nella sua amata Catalogna. In questa parte della sua carriera non si limita ad esprimersi con la pittura, ma sperimenta anche nuove tecniche artistiche. Nel 1960 inizia a lavorare al suo progetto più grande: il Teatro-Museo Dalí nella sua cittadina natale di Figueres. Nel 1980 la salute di Dalí riceve un colpo durissimo. Muore a Figueres il 23 gennaio 1989.
Personalità e surrealismo
Pittore, scultore, scrittore, fotografo, cineasta, designer, Dalì fu un personaggio estroso, esibizionista ed egocentrico “Ogni mattina al risveglio provo un piacere supremo: quello di essere Salvador Dalì
Grande esponente del Surrealismo (“l’arte dell’inconscio”), sembrava avere la capacità di sopprimere a comando la razionalità e attivare l’irrazionalità. All’interno del suo surrealismo, Dalì inventò anche una sua personale tecnica definita “metodo paranoico-critico”: le immagini che l’artista cerca di rappresentare sulla tela nascono dall’agitarsi del suo inconscio (momento paranoico), e assumono forma pittorica solo grazie alla razionalizzazione del delirio (momento critico).
Egli definiva le sue opere "fotografie di sogni dipinte a mano".
Simbolismo e orologi molli
Nel suo lavoro Dalí si è ampiamente servito del simbolismo. Uno dei suoi simboli più caratteristici è "l’orologio molle" apparso per la prima volta in La persistenza della memoria, opera che gli venne suggerita dall'«ipermollezza» del formaggio che si stava sciogliendo a tavola in una sera di Agosto per il caldo, e che gli suggerì una riflessione di natura filosofica sullo scorrere del tempo.
La persistenza della memoria
Raffigura un paesaggio costiero della costa Brava, nei pressi di Port Lligat, dominato da un cielo con delle sfumature gialle e celesti. La scena è popolata da diversi oggetti: un parallelepipedo color terra, un ulivo senza foglie che sorge su quest'ultimo, un occhio dalle lunghe ciglia addormentato e un plinto blu sullo sfondo.
I protagonisti della scena sono tre orologi molli, quasi liquefatti. Squagliandosi, questi si adagiano sui loro sostegni.
Le formiche e la mosca, generalmente simboli di morte e decomposizione, simboleggiano l'annullamento dell'oggettività del tempo, un elemento che, essendo inafferrabile, non può essere imprigionato in un oggetto fisico.
L'immagine degli orologi molli assurge a simbolo dell’elasticità e della soggettività del tempo, dimensione sfuggente ed enigmatica che non è affatto uguale e oggettiva per tutti.
Il dipinto fa riferimento alla teoria di Einstein della relatività del tempo.
Einstein diceva: « Quando un uomo siede due ore in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa rovente per un minuto e gli sembrerà che siano passate due ore. Questa è la relatività ».
Dalí disse che aveva dipinto quest’opera "per gettare un totale discredito sul mondo della realtà".
Domande da interrogazione
- Qual è stato il contributo di Salvador Dalì al movimento surrealista?
- Qual è il significato simbolico degli "orologi molli" nel dipinto "La persistenza della memoria"?
- Come ha influenzato la vita personale di Dalì la sua arte?
- Quali tecniche artistiche ha sperimentato Dalì oltre alla pittura?
Salvador Dalì è stato un grande esponente del Surrealismo, noto per la sua capacità di sopprimere la razionalità e attivare l'irrazionalità. Ha inventato il "metodo paranoico-critico", che consiste nel rappresentare immagini nate dall'inconscio e razionalizzarle in forma pittorica.
Gli "orologi molli" simboleggiano l'elasticità e la soggettività del tempo, un concetto sfuggente ed enigmatico che non è uguale per tutti. Rappresentano l'annullamento dell'oggettività del tempo, in linea con la teoria della relatività di Einstein.
La vita personale di Dalì è stata profondamente intrecciata con la sua arte. Ha sposato Gala, che è stata soggetto di molte sue opere, e ha vissuto in diversi luoghi che hanno influenzato il suo lavoro, come la Catalogna e gli Stati Uniti.
Oltre alla pittura, Salvador Dalì ha sperimentato con la scultura, la scrittura, la fotografia, il cinema e il design, dimostrando la sua versatilità e il suo spirito innovativo nel campo delle arti.