Concetti Chiave
- Gustave Courbet è stato un artista francese e leader del movimento realista, noto per sfidare i canoni del romanticismo dipingendo eventi quotidiani.
- Courbet è stato influenzato dalle trasformazioni sociali della Francia post-rivoluzione del 1848, producendo opere che rappresentano fedelmente la vita comune, come "Gli spaccapietre" e "Sepoltura a Ornans".
- Fondatore della scuola di Realismo, Courbet ha integrato le tradizioni locali nella sua arte, rompendo con l'accademismo e aprendo la strada all'Impressionismo con la sua attenzione al colore e alla luce.
- La sua concezione dell'arte si basava sulla libertà espressiva e sulla rappresentazione della realtà, insegnando ai suoi studenti l'importanza di vivere e sentire l'arte senza schemi rigidi.
- "L'Atelier dell'artista" è un'opera chiave di Courbet che simboleggia la sua visione della società, divisibile tra la realtà vissuta dai proletari e l'ideale dei borghesi, mettendo l'accento sulla vera essenza umana.
All’interno di questo appunto viene descritto l’artista francese Gustave Courbet. Di seguito sono riportate tutta una serie di informazioni che riguardano chi sia Gustave Courbet, il suo interesse verso il realismo francese, la nascita della scuola del realismo, qual è stato il suo rapporto con l’arte e la descrizione di un suo dipinto significativo dal titolo “l’Atelier dell'artista”.
Indice
La nascita del movimento realista
Gustave Courbet è nato nel giugno del 1819 ad Ornans, viene ricordato per essere stato un artista dalle ottime doti e soprattutto per essere stato il leader del movimento realista. Courbet non accettava l’arte pittorica tipica del periodo romantico, decidendo così di rompere gli schemi raffigurando nelle sue opere eventi quotidiani. Alla fine, Courbet morì nel dicembre del 1877 in Svizzera, nella località de La Tour-de-Peilz.
Influenza della rivoluzione del 1848
Il 1848 fu un anno che segnò moltissimo la Francia a causa della Rivoluzione e ciò influenzò anche il mondo dell’arte. In quegli anni Courbet espose nelle gallerie delle Tuileries i suoi primi lavori che suscitarono numerose critiche da parte del pubblico. L’anno seguente, l’artista si recò ad Ornans per cercare di recuperare la tranquillità persa nella frenetica Parigi.
Opere celebri di Courbet
Proprio lì, nella sua città d’origine, Courbet realizzò due delle sue opere più celebri ovvero “Gli spaccapietre” e “Sepoltura a Ornans”. Nel primo dipinto, l’artista ha realizzato in modo molto realistico due figure intente a svolgere un lavoro fisico in un ambiente arido. Mentre nel secondo dipinto, Courbet ha rappresentato un tipico funerale contadino, dipingendo oltre 40 figure avente una dimensione conforme alla realtà. Osservando i due dipinti è possibile notare come Courbet rompa qualsiasi schema allontanandosi dall’arte classica e romantica, perché vengono rappresentate scene di vita quotidiana, persone intente a svolgere le loro mansioni quotidiane e quindi viene rappresentata la realtà nella sua interezza.
Fondazione della scuola del realismo
Grazie alla sua passione e alla rottura con l’arte del suo tempo, Courbet riuscì ad affermarsi come il fondatore della nuova scuola del realismo, riuscendo a superare i diversi movimenti nascenti dell’epoca. Uno degli elementi determinanti nel suo sviluppo del realismo è stato proprio il suo legame nei confronti degli usi e costumi della Franca Contea e di Ornans, luoghi a lui molto cari.
L'atelier dell'artista
Intorno alla metà del 1800, Courbet iniziò a dipingere un’altra tela dal titolo “L’atelier dell'artista”, che rappresenta una sorta di metafora di tutte le influenze che ha avuto l’artista, che vengono ritratte come figure umane appartenenti a vari livelli sociali. L’artista dipinge con molta precisione ogni figura, lavorando sul paesaggio e voltando le spalle a un modello nudo che simboleggia la tradizione accademica.
Rifiuto e influenza sull'impressionismo
Nonostante l’importanza artistica del dipinto, è stato rifiutato dalla giuria dell'Esposizione Universale. Nel 1840 malgrado le innumerevoli critiche, Courbet divenne il modello evidente di una nuova generazione di pittori che si era distaccata dalle tradizionali scuole di pittura dell’epoca.
Gustave Coubert all’interno dei suoi dipinti rappresentava anche le donne, le quali venivano considerate dall’artista un tripudio di calore e sensualità. Egli ritraeva primi piani, ma non si limitava solamente a rappresentare figure umane, infatti tra i soggetti c’erano anche foreste, sorgenti, rocce e scogliere. L’insieme di queste immagini ha dato un contributo straordinario al mondo dell'arte, aprendo la strada all’Impressionismo, che cercava di raggiungere una sensualità ancora maggiore riproducendo il colore e la luce riflessa da un oggetto piuttosto che la sua forma lineare.
Formazione e filosofia artistica
La formazione di Courbet deriva interamente dal suo vissuto che gli ha permesso di allargare i propri orizzonti e decidere qual era per lui la vera arte. Tutto ciò gli ha permesso di discostarsi dall’arte del suo tempo sostenendo fermamente la rappresentazione della realtà. Courbet non accettava altre influenze artistiche e questo gli permise di dar vita ad una nuova scuola differente da quelle già presenti. Secondo Courbet, l’arte è una forma espressiva che deve essere libera, priva di ogni schema ma soprattutto derivante dalle sensazioni dell’artista. Seguendo questa concezione, nella sua scuola le lezioni erano gestite in modo differente: egli insegnava ai suoi studenti l’amore per l’arte durante la realizzazione dei suoi dipinti, per riuscire ad apprendere tutti gli elementi più significativi.
Tematiche quotidiane nei dipinti
Le tematiche affrontate da Courbet nei suoi dipinti si discostavano dalla storia e si concentravano sulla quotidianità della vita. Infatti, questo viene fuori da alcuni dipinti come “Lo spaccapietre” e “L’Atelier dell'artista".
L’Atelier dell'artista, straordinaria opera realizzata nel 1855, è il testamento artistico di Gustave Courbet, celebre pittore francese. Difatti con quest’opera, Gustave Courbet tenta di chiarire il proprio approccio alla realtà in maniera molto semplice.
Gustave Courbet rappresenta sé stesso al centro dell’opera: a destra raffigura la società come dovrebbe essere e come i borghesi si aspettano dovesse essere rappresentata, mentre a sinistra raffigura la società come è realmente, costituita da proletari, barboni, cantastorie. Viene quindi rappresentata sulla sinistra la parte di società che soffre a causa delle scelte prese dalle persone che sono rappresentate sulla destra. A dare questa idea di sofferenza è il Cristo in croce, posizionato dietro la tela, che sembra vero. Courbet in questo contesto rappresenta un paesaggio così come era solito fare da giovane. Infatti, in giovane età, lui e altri pittori si trovavano nella foresta di Fontainebleau per rappresentarla così come la vedevano attraverso i colori. Questi pittori facevano parte della cosiddetta Scuola di Barbizon.
Conclusione sull'approccio realistico
In conclusione, l’artista rappresenta la realtà vista con i suoi occhi e come si presenta realmente, senza interpretarla, come se fossero gli occhi sinceri del bambino, come suggeriscono la donna svestita e il bambino.
Domande da interrogazione
- Chi era Gustave Courbet e quale movimento artistico ha guidato?
- Come si è avvicinato Courbet al realismo francese e quali opere significative ha creato?
- Qual è stato il contributo di Courbet alla scuola del realismo?
- Qual era il rapporto di Courbet con l'arte e come insegnava ai suoi studenti?
- Cosa rappresenta l'opera "Atelier dell'artista" di Courbet?
Gustave Courbet era un artista francese nato nel 1819, noto per essere il leader del movimento realista, rompendo con l'arte romantica per rappresentare eventi quotidiani.
Courbet si è avvicinato al realismo influenzato dalla Rivoluzione del 1848, creando opere come "Gli spaccapietre" e "Sepoltura a Ornans", che rappresentano scene di vita quotidiana.
Courbet ha fondato la scuola del realismo, superando i movimenti artistici del suo tempo e rappresentando la realtà con precisione, influenzando anche l'Impressionismo.
Courbet credeva che l'arte dovesse essere libera e basata sulle sensazioni dell'artista, insegnando ai suoi studenti l'amore per l'arte attraverso la pratica diretta.
"Atelier dell'artista" rappresenta Courbet al centro, con la società ideale a destra e la realtà a sinistra, mostrando la sofferenza sociale e il suo approccio realistico.