mistery555
Erectus
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Concetti Chiave

  • La città che sale rappresenta la visione futurista di un moto vorticoso e inarrestabile, coinvolgendo lo spettatore come attore.
  • L'opera esprime uno "stato d'animo" piuttosto che riprodurre qualcosa di esterno, seguendo l'influenza espressionista europea.
  • La composizione è divisa in tre piani: primo, intermedio e sfondo, con un punto di vista ribassato, distinto dal cubismo.
  • La scena raffigura persone che cercano di afferrare cavalli imbizzarriti, simboleggiando forza e velocità.
  • Il movimento è creato da colori forti e filiformi che formano un vortice, riflettendo il fulcro emotivo della concezione di Boccioni.

Indice

  1. La visione futurista
  2. L'espressione dello stato d'animo

La visione futurista

La città che sale mette in evidenza, la visione di un moto vorticoso inarrestabile. È una tipica tesi futurista che qui trova la sua realizzazione artistica: la vita pulsa attorno a noi, che ne facciamo parte integrante non come spettatori ma come attori; è un flusso inarrestabile: non esiste perciò la possibilità di focalizzare un oggetto fissandolo isolatamente, perché, al contempo, noi percepiamo, con la «coda dell’occhio», o intuitivamente.

L'espressione dello stato d'animo

Tutto il complesso e tumultuoso ambiente di cui esso fa parte, ma su tutto prevale l’aspetto emotivo: non è la riproduzione di un qualcosa di esterno, bensì l’espressione di uno «stato d’animo», secondo una tendenza comune nella pittura europea di origine «espressionista». Abbiamo qui delle persone che stanno afferrando i cavalli imbizzarriti, mentre sullo sfondo c’è la città industriale il tutto ci da il simbolo della forza e della velocità. Abbiamo un punto di vista ribassato, il tutto è uno schema classico diviso in 3 piani. Il primo piano quello intermedio e il fondo. Non è come il cubismo dove tutto era sovrapposto. Nel primo piano abbiamo le persone che cercano di acciuffare i cavalli, noi siamo coinvolti al centro del turbine creato da colori forti e a linguette, filiformi e quindi divisi. Questi cavalli quindi si compenetrano e formano il vortice creando il movimento. Lo «stato d’animo» è il fulcro della concezione di Boccioni: Stati D’animo, infatti, è anche il titolo che l’autore dà ad alcune serie di quadri. .

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