Concetti Chiave
- Giacomo Balla, originario di Torino, si distinse per la sua pittura concentrata su temi sociali e le ingiustizie della classe operaia.
- La sua arte si evolse agli inizi del Novecento, incorporando un linguaggio ispirato alla fotografia per creare prospettive audaci.
- Nel dipinto "La giornata dell'operaio", Balla utilizza tre immagini sovrapposte, simili a fotogrammi, per esaltare la dinamicità del soggetto.
- Il pittore applicava la scomposizione tonale scientifica, creando contrasti tra zone illuminate e ombreggiate.
- La tecnica di Balla includeva l'uso di pennellate dense, rapide e sfilacciate, conferendo vitalità e movimento alle sue opere.
Giacomo Balla e la pittura divisionista
Nato e cresciuto a Torino, Giacomo Balla aveva avuto modo di conoscere la pittura divisionista. La ricerca di Balla rimase libera dagli influssi delle tematiche simboliste e si concentrò essenzialmente su contenuti sociali, sulle ingiustizie che colpivano la classe operaia e sui problemi legati all’industrializzazione delle periferie.
Evoluzione artistica di Balla
La sua pittura subì un’importante evoluzione all’inizio del Novecento, iniziando ad ispirarsi ad un linguaggio fotografico. Del quadro La giornata dell'operaio sorprendono gli arditi tagli prospettici, oltre alla soluzione di presentare tre immagini insieme, quasi fossero tre fotogrammi. Balla usava i principi scientifici della scomposizione tonale e amava accendere i contrasti tra zone illuminate e superfici ombreggiate. Il colore è steso prima in modo denso e compatto, poi con tocchi rapidi e pennellate sfilacciate e oblique, oppure punteggiate, che danno all’immagine un forte senso di mobilità e di vitalità.