Anna___04
Genius
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Concetti Chiave

  • Giacomo Balla nasce a Torino nel 1871 e, dopo un iniziale interesse per il violino, si dedica alla pittura dopo essere rimasto orfano.
  • Studia all'accademia Albertina e si avvicina alla pittura divisionista prima di trasferirsi a Roma nel 1895, interessandosi al verismo.
  • Nel 1910 aderisce al Futurismo, firmando il Manifesto dei pittori futuristi e orientando la sua pittura verso forme astratte.
  • Contribuisce allo sviluppo del Futurismo firmando manifesti chiave, come il Manifesto della ricostruzione futurista dell'universo nel 1915.
  • Negli anni Trenta abbandona il Futurismo e torna alla pittura figurativa, concentrandosi su ritratti e paesaggi, fino alla sua morte nel 1958.

Indice

  1. Infanzia e formazione artistica
  2. Influenza del futurismo
  3. Ritorno alla pittura figurativa

Infanzia e formazione artistica

Giacomo Balla nasce a Torino il 18 luglio 1871, figlio di un fotografo. Dapprima si dedica allo studio del violino, ma poi, rimasto orfano, inizia a dedicarsi alla pittura. Frequenta l'accademia Albertina tra il 1889 e nel 1893 entra a contatto con la pittura divisionista. Nel 1895 si trasferisce a Roma e inizialmente si interessa al verismo, prestando particolare attenzione alla luce. Nel 1901 si sposta a Parigi per un breve periodo di tempo, dove ha la possibilità di approfondire la pittura divisionista. Torna a Roma e si confronta con l'attenzione che la modernità della sua pittura attira su molti giovani artisti come Boccioni e Severini, che diventano suoi allievi.

Influenza del futurismo

Nel 1910 aderisce il Futurismo e firma il Manifesto dei pittori futuristi. A partire dal 1912 partecipa allo sviluppo dei temi proposti dai manifesti futuristi, e orienta la sua pittura verso le forme astratte. Nel 1915 firma il Manifesto della ricostruzione futurista dell'universo, che rappresenta un importante passo per l'evoluzione dell'estetica futurista. Nel 1918 partecipa alla stesura del Manifesto del colore e sottoscrive il manifesto dell'aeropittura.

Ritorno alla pittura figurativa

Nei primi anni Trenta Giacomo Balla si allontana dalla corrente futurista e torna una pittura figurativa, composta da ritratti e paesaggi. Muore a Roma il primo marzo 1958.

Domande e risposte