Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • L'architettura neoclassica americana si sviluppò principalmente per scopi di rappresentanza, come nel caso del Campidoglio e della Casa Bianca, influenzata dalla concezione democratica e dalle abitazioni dei pionieri.
  • L'uso del legno come materiale principale per le costruzioni, anche per edifici lussuosi e pubblici, rifletteva il contatto con la natura e una libertà di forme, in contrasto con la rigidità europea.
  • I grattacieli emersero per sfruttare intensivamente le aree urbane, grazie a strutture portanti in metallo che permisero costruzioni più alte e leggere.
  • L'incendio del 1871 a Chicago stimolò un rinnovamento architettonico, portando alla nascita della "Scuola di Chicago", che promosse un'architettura funzionale e lineare, abbandonando gli stili storici europei.
  • Henry Hobson Richardson influenzò lo sviluppo architettonico con il suo stile neoromanico, caratterizzato da essenzialità e visibilità dei materiali, ispirando architetti come Wright.

Indice

  1. Tradizione architettonica americana
  2. Neoclassicismo e natura
  3. Grattacieli e innovazione
  4. Scuola di Chicago
  5. Influenza di Richardson

Tradizione architettonica americana

Innanzitutto, bisogna precisare che, se è vero che gli Stati Uniti non hanno una tradizione architettonica simile a quella europea, sarebbe molto riduttivo credere che tale tradizione non esista affatto. Lo stile neoclassico, per esempio ebbe un grande sviluppo in coincidenza della conquista dell’indipendenza, avvenuta nel 1781, anche se con peculiarità diverse rispetto a quelle a cui siamo abituati. L’edificio neoclassico americano è imponente solo quando esso ha una funzione di rappresentanza come nel caso del Campidoglio di Washington.

Neoclassicismo e natura

Molto spesso si tratta di una villa, come la Casa Bianca, sede del presidente che non è paragonabile, né per grandezza, né per maestosità alle grandi residenze reali europee. Per capirne il motivo bisogna pensare, da un lato, alla concezione democratica repubblicana e, dall’altro, all’abitazione dei pionieri, cioè ad una casa costruita in mezzo0 alle praterie e quindi in mezzo alla natura. La casa dei pionieri era di legno, un materiale più facilmente reperibile, e per tre secoli il legno resta l’elemento costante non solo per le abitazioni modeste, ma anche per le residenze lussuose, per edifici religiosi e pubblici. Anche quando viene costruita in muratura, l’architetto si preoccupa di mantenere il contatto con la natura, inserendovi con il movimento delle sporgenze e viene mantenuta una certa libertà di forme, come se la casa nascesse in modo spontaneo.

Il risultato è quindi ben diverso dalla rigida squadratura come a volte si ha in Europa. Come esempio, possiamo indicare il pronao neoclassico della Villa di Monticello in Virginia che il presidente Jefferson fece costruire per se stesso. Questa concezione si ritrova anche in tutta l’architettura americana moderna perché corrisponde ad un’esigenza della società. Visto l’imponente sviluppo dell’agricoltura e dell’allevamento nelle grandi distese territoriali, i proprietari avevano la necessità di risiedere in campagna, un po’ com’era successo ai nobili veneziani nel XVI secolo. Inoltre, esistevano anche motivazioni sentimentali; infatti, pur lavorando nella metropoli, l’uomo americano era ancora legato ai suoi antenati pionieri e per questo aspirava al ritorno verso la natura e a diventare proprietario di una villetta in zone residenziali lontane dalla città.

Grattacieli e innovazione

Un altro aspetto dell’architettura americana è la presenza del grattacielo che nasce dall’esigenza di uno sfruttamento intensivo delle aree urbane, adibite soprattutto ad uffici piuttosto che a residenza vera e propria. Le nuove costruzioni sono caratterizzate da una struttura portante a scheletro metallico che permette lo sviluppo in altezza senza lo spessore eccessivo che avrebbe comportato la costruzione di muri maestri.

Scuola di Chicago

Una forte spinta al rinnovamento edilizio e architettonico venne dall’incendio che nel 1871 distrusse Chicago. Gli architetti furono costretti a ricostruire l’intera città fra il 1880 e il 1910; si trattò di un impegno non solo quantitativo ma anche qualitativo per la ricerca di nuovi materiali da utilizzare, applicando nuove tecniche costruttive. In questa grande operazione fu coinvolto un gruppo di architetti a cui fu data la definizione di “Scuola di Chicago”. Ad essi si deve l’abbandono degli stili storici diffusi in Europa in quegli anni per adottare un’architettura nuova, più funzionale, anche se siamo ancora lontani dal razionalismo. Pertanto, progressivamente e nel giro di pochi anni furono abbandonate le decorazioni superflue o classicheggianti a favore della linearità e dell’essenzialità formale.

Influenza di Richardson

Accanto a questi architetti, occorre ricordare Henry Hobson Richardson. Raramente, egli operò a Chicago, ma influenzò Wright in modo decisivo. Nelle sue opere, egli adotta una specie di stile neoromanico, non tanto in funzione di una scelta di uno stile del passato, quanto piuttosto perché il romanico è essenziale e mostra, con evidenza, il materiale con cui sono costruiti gli edifici. Fra le opere più famose abbiamo la Trinity Church di Boston e la Crane Library di Quincy, in cui il materiale è ben visibile, ma le forme assai pesanti e massicce.

In coincidenza con l’Esposizione Universale del 1893, la Scuola di Chicago subì un’involuzione per il timore di apparire dismessi nei confronti dell’architettura mondiale per cui essa preferì riprendere l’eclettismo anche se sembrava ormai superato e a tornare agli stili storici. Tuttavia si trattò di un cambiamento provvisorio perché dopo una breve pausa gli architetti ripresero la strada del rinnovamento, sulla quale si stava formando Wright

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata l'influenza dello stile neoclassico nell'architettura americana?
  2. Lo stile neoclassico ha avuto un grande sviluppo negli Stati Uniti in coincidenza con l'indipendenza del 1781, caratterizzato da edifici imponenti per funzioni di rappresentanza, come il Campidoglio di Washington, e da ville come la Casa Bianca, che riflettono una concezione democratica e un legame con la natura.

  3. Quali sono le caratteristiche distintive dell'architettura americana rispetto a quella europea?
  4. L'architettura americana si distingue per il contatto con la natura e la libertà di forme, come dimostrato dalla Villa di Monticello di Jefferson, e per l'uso del legno come materiale costante, a differenza della rigida squadratura europea.

  5. Qual è il ruolo del grattacielo nell'architettura urbana americana?
  6. I grattacieli rispondono all'esigenza di sfruttamento intensivo delle aree urbane, con strutture portanti a scheletro metallico che permettono lo sviluppo in altezza, principalmente per uffici.

  7. Come ha influenzato l'incendio di Chicago del 1871 l'architettura americana?
  8. L'incendio di Chicago ha spinto al rinnovamento edilizio e architettonico, portando alla nascita della "Scuola di Chicago" che ha abbandonato gli stili storici europei per un'architettura più funzionale e lineare.

  9. Qual è stato il contributo di Henry Hobson Richardson all'architettura americana?
  10. Henry Hobson Richardson ha influenzato Frank Lloyd Wright adottando uno stile neoromanico essenziale, evidenziando i materiali di costruzione, come nella Trinity Church di Boston e la Crane Library di Quincy.

Domande e risposte