Concetti Chiave
- Martin Creed e altri artisti hanno sfidato le convenzioni dell'arte esponendo materiali biologici e scene ripugnanti per testare la resistenza del pubblico.
- L'Abject Art, o Arte Abbietta, esplora il valore esperienziale di ciò che è considerato disgustoso, un concetto elaborato dalla studiosa Julia Kristeva.
- Il tema dell'abietto include funzioni corporee e aspetti del corpo considerati impuri, che minacciano il nostro senso di igiene e intimità.
- Gli artisti utilizzano temi disgustosi non solo per provocazione, ma per rappresentare realtà sociali crude e non filtrate.
- L'artista Teresa Margolles usa sangue e materiali dagli obitori per denunciare la violenza in Messico, combinando l'orrore con un forte messaggio politico.
Indice
Arte provocatoria e disgustosa
Durante una mostra del 2007, l’artista inglese Martin Creed accoglie- va (per così dire) i visitatori con una scena di vomito ripetuta in loop in uno dei suoi video, mentre altri han- no letteralmente portato nei musei quei reperti che vanno, come abbiamo visto dal vero e proprio sterco a veri cadaveri, a materiali biologici come sangue e sperma, mettendo alla prova la resistenza del pubblico e la riconoscibilità dell’opera d’arte.
Definizione di Abject Art
Questa arte “disgustosa” è stata anche definita Abject Art (Arte Ab- bietta), un termine introdotto dopo la pubblicazione del saggio del 1980, Poteri dell’orrore, della studiosa Julia Kristeva, che riprendendo alcune idee del filosofo Georges Bataille descriveva così il valore esperienziale di tutto ciò che è abbietto e disgustoso.
Funzioni corporee e arte
L’abietto, il ripugnante, copre tutte le funzioni corporee, o aspetti del corpo, che sono considerati impuri o inappropriati per essere esposti o condivisi pubblica- mente, che minacciano il nostro senso di igiene e intimità, in particolare facendo riferimento al corpo e alle funzioni. Non sorprende quindi che così tanti artisti abbiano visitato questi temi per rendere ancora più incisivo e potente il loro messaggio.
Provocazione e messaggio politico
Non sono sempre semplici provocazioni: per quanto spiacevoli, disgustosi, an- ti-estetici, molti artisti hanno coscientemente utilizzato tali strumenti al fine di raccontare in modo più coerente alcune realtà senza edulcorarle o filtrarle, ri- chiamando il visitatore a considerare alcuni aspetti della società molto lontani dall’esperienza condivisibile. Ne è un esempio tutto il lavoro dell’artista messicana Teresa Margolles, che ha usato molto spesso il sangue e altre sostanze raccolte negli obitori per denunciare lo stato di violenza che contraddistingue la realtà del suo paese, inserendo nella visione “disgustosa” un messaggio politico destinato a nutrirsi della forza cruda di quella stessa visione.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'Abject Art?
- Quali sono le funzioni corporee esplorate nell'arte abbietta?
- Qual è lo scopo politico dell'arte provocatoria?
L'Abject Art, o Arte Abbietta, è un termine introdotto dopo il saggio del 1980 di Julia Kristeva, che descrive il valore esperienziale di ciò che è abbietto e disgustoso, riprendendo idee del filosofo Georges Bataille.
L'arte abbietta esplora funzioni corporee considerate impure o inappropriate, come il vomito, lo sterco, il sangue e lo sperma, minacciando il nostro senso di igiene e intimità.
L'arte provocatoria spesso utilizza elementi disgustosi per raccontare realtà sociali senza filtri, come nel lavoro di Teresa Margolles, che usa materiali raccolti negli obitori per denunciare la violenza nel suo paese.