Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • L'obelisco di Teodosio, originariamente egiziano, fu trasportato a Costantinopoli dall'imperatore Teodosio per decorare l'ippodromo.
  • Costruito tra il 388 e il 392, l'obelisco porta iscrizioni in latino e greco, menzionando il prefetto Proculo.
  • La base di marmo è ornata con bassorilievi di epoca tardo antica, mostrando uno stile eterogeneo che suggerisce una lunga esecuzione.
  • Teodosio è il protagonista dei bassorilievi, ma senza simboli cristiani, suggerendo un messaggio laico per l'aristocrazia pagana.
  • L'identificazione dei personaggi imperiali nei bassorilievi è incerta, includendo potenzialmente membri della famiglia di Teodosio.

L’obelisco di Teodosio

Si tratta di un obelisco appartenuto in origine ad un faraone egiziano, vissuto verso la metà del V secolo a:c: L’imperatore romano Costanzo, vissuto nella prima metà del IV secolo, lo fece trasportare lungo il Nilo, dal tempio di Karnak fino ad Alessandria. Successivamente fi Teodosio a dare ordine di trasferirlo a Costantinopoli per poterlo collocare nell’ippodromo. L’obelisco rappresenta una delle rare testimonianze che ci sono rimaste relative agli interventi urbanistici e decorativi di Teodosio a Costantinopoli e a Roma.
Probabilmente esso venne eretto tra il 388 e il 392 e riporta due iscrizioni, una in latino e una in greco; in entrambe, viene citato il prefetto di Costantinopoli, Proculo (che sappiamo morì nel 393 perché caduto in disgrazia e fatto uccidere dal pretorio Rufino, ma la cui data di nascita è ignota), una delle poche persone ebbero incarichi di responsabilità durante il regno di Teodosio.

La base di marmo è di grande interesse artistico e storico perché è decorata con bassorilievi risalenti all’epoca in cui il monumento fu trasferito a Costantinopoli. La difformità dello stile dei bassorilievi fa ipotizzare che essi richiesero molti anni per essere portati a termine e che durante il regno di Arcadio (377-408) essi fossero ancora in lavorazione. La composizione è assai semplice: in questo l’obelisco rappresenta una degli esempi più significativi dell’0arte tardo antica, di stampo chiaramente ideologico.

Il protagonista indiscusso dei bassorilievi è Teodosio, ma non in assoluto, Nei bassorilievi mancano riferimenti al Cristianesimo e nelle scena non vediamo né un vescovo, né un simbolo cristiano, eppure Teodosio con l’Editto di Tessalonica del 380 aveva dichiarato il cristianesimo religione ufficiale dell’Impero. Questo lascia ipotizzare che l’obelisco aveva lo scopo di dare una rappresentazione laica dell’impero, gettando così un ponte fra l’impero stesso e l’aristocrazia romana che era rimasta ancora legata alle tradizioni imperiali e quindi alla religione pagana. Non ci è possibile identificare i funzioni rappresentati perché si tratta di figure stereotipate e prive di ogni forma di caratterizzazione. Sono rappresentati, invece, alcuni membri della famiglia dell’imperatore: è probabile che si tratti di Arcadio, di Onorio e di Valentiniano II. Non si può, tuttavia escludere l’ipotesi che si tratti di graziano, il figlio di Galla Placidia che all’epoca era ancora in vita, e di Eucherio, figlio del generale Stilicone e nipote di Teodosio. Come si vede, anche l’identificazione dei membri imperiali non è immediata

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine e il significato dell'obelisco di Teodosio?
  2. L'obelisco di Teodosio era originariamente di un faraone egiziano e fu trasportato a Costantinopoli per ordine dell'imperatore Teodosio. Rappresenta una testimonianza degli interventi urbanistici e decorativi di Teodosio a Costantinopoli e Roma, con iscrizioni in latino e greco che citano il prefetto Proculo.

  3. Quali sono le caratteristiche artistiche e storiche della base dell'obelisco?
  4. La base di marmo dell'obelisco è decorata con bassorilievi di grande interesse artistico e storico, risalenti all'epoca del trasferimento a Costantinopoli. La difformità stilistica suggerisce che la loro realizzazione richiese molti anni, forse fino al regno di Arcadio.

  5. Qual è il messaggio ideologico rappresentato dai bassorilievi dell'obelisco?
  6. I bassorilievi dell'obelisco rappresentano Teodosio in una luce laica, senza riferimenti al Cristianesimo, nonostante l'Editto di Tessalonica del 380. Questo suggerisce un tentativo di rappresentare l'impero in modo laico, collegandolo all'aristocrazia romana ancora legata alle tradizioni pagane.

Domande e risposte