Concetti Chiave
- L'affresco "Maestà" di Simone Martini, dipinto tra il 1312 e il 1315, rappresenta un significativo esempio di pittura gotica con elementi innovativi.
- La composizione raffigura la Vergine sul trono con il bambino Gesù, circondata da angeli, santi e apostoli, incorniciata da medaglioni e motivi vegetali.
- L'affresco assume una funzione civica e politica, con un'iscrizione che esorta i governanti di Siena a fondare il Buon Governo su principi etici.
- La struttura iconografica integra elementi laici, richiamando le celebrazioni cittadine e coinvolgendo lo spettatore in un'atmosfera non solo religiosa.
- Simone Martini utilizza tecniche innovative per conferire tridimensionalità all'opera, come l'uso di una cornice dentellata e aureole cromaticamente simmetriche.
L'affresco gotico di Siena
L’affresco, che risale al 1312-1315, è un esempio molto significativo di pittura gotica, ma con elementi del tutto nuovi. Si trova nella sala del Consiglio del Palazzo Pubblico di Siena e misura 730cm x 970cm.
Esso rappresenta la Vergine seduta sul trono con il bambino Gesù in braccio, sotto un baldacchino variopinto sorretto da angeli, santi ed apostoli che ci rimanda al gotico internazionale La composizione è incorniciata da una larga fascia composta da medaglioni, che riproducono il Cristo, i Profeti, gli Evangelisti ed i Dottori della Chiesa, che si alternano a motivi vegetali e agli stemmi di Siena e a quelli dei suoi abitanti. Nella parte centrale della parte inferiore si nota un busto di donna con due teste: esso rappresenta la Vecchia e la Nuova Legge come ci fanno capire le pergamene poste a lato, riportante i sette Sacramenti e il Decalogo.
Il tema della Maestà (= Vergine in trono con il Bambino) è un tema religioso tradizionale che però, in questo affresco acquista una finalità civica e politica. Infatti, sulla balza del gradino su cui poggia il trono, si legge questa iscrizione:”
"Li angelichi fiorecti, rose e gigli,
Onde s'adorna lo celeste prato,
Non mi dilettan più ch'e' buon consigli.
Ma talor veggio chi per proprio stato
Dispreza me e la mia terra inganna:
E quando parla peggio è più lodato:
Guardi ciascun cui questo dir condanna.
Esponsio Virginis ad dicta sanctorum:
Dilecti miei, ponente nelle menti
Che li devoti vostri preghi onesti
Come vorrete voi farò contenti,
Ma se i potenti a' debil fien molesti
Gravando loro con vergogna o danni,
Le vostre orazion son per questi
Nè per qualunque la mia terra inganni".
L'iscrizione e il buon governo
In questa iscrizione sono indicati i principi su cui si deve fondare un Buon Governo. E’ la Vergine che li pronuncia, rivolgendosi ai governanti di Siena affinché ne facciano tesoro. Anche l’iconografia rispecchia la valenza civica dell’affresco: il baldacchino ricorda le strutture utilizzate durante i tornei e le feste cittadine e quindi coinvolge lo spettatore in un’atmosfera molto laica. A dire il vero, questa “laicità” di un affresco sacro era già presente in un’opera di Duccio di Buoninsegna, “Maestà”, con una differenza rilevante: in quest’ultima opera l’iscrizione è redatta in latino, quindi meno “mondana” e linguisticamente ancora legata alla Chiesa.
Tecniche pittoriche innovative
Il pittore mette in atto una tecnica che gli permette di dare al suo affresco una tridimensionalità: infatti tra la cornice e la scena, egli inserisce una seconda cornice di pietra con dentellature in sporgenza. Anche le aureole non seguono uno schema rigido come in Duccio. Qui esse seguono un criterio di simmetria cromatica: a volte esse si accostano, si sovrappongono o addirittura nascondono le figure poste dietro, contribuendo così a dare più spazio a quanto raffigurato.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza dell'affresco "Maestà" di Simone Martini?
- Dove si trova l'affresco e quali sono le sue dimensioni?
- Quali elementi iconografici caratterizzano l'affresco?
- In che modo Simone Martini ha innovato la rappresentazione delle aureole nell'affresco?
L'affresco "Maestà" di Simone Martini è un esempio significativo di pittura gotica con elementi innovativi, che unisce temi religiosi tradizionali a finalità civiche e politiche, come indicato dall'iscrizione che promuove i principi di un Buon Governo.
L'affresco si trova nella sala del Consiglio del Palazzo Pubblico di Siena e misura 730 cm x 970 cm.
L'affresco è caratterizzato da una Vergine in trono con il Bambino sotto un baldacchino variopinto, circondata da angeli, santi e apostoli, e incorniciata da medaglioni con figure religiose e stemmi di Siena, che riflettono la sua valenza civica.
Simone Martini ha innovato la rappresentazione delle aureole utilizzando un criterio di simmetria cromatica, permettendo loro di accostarsi, sovrapporsi o nascondere figure, contribuendo alla tridimensionalità dell'opera.