Concetti Chiave
- Giotto ottiene la sua prima grande committenza dai francescani per dipingere gli interni della Chiesa di S. Francesco ad Assisi, riuscendo a lavorare liberamente senza imposizioni stilistiche.
- Il ciclo di affreschi rappresenta vari episodi della vita di San Francesco, basandosi su testimonianze e pitture esistenti, e si distingue per una prospettiva intuitiva e realismo nei dettagli.
- Nel "Dono del mantello", Giotto si concentra sul realismo, mostrando Francesco che offre il mantello a un uomo in difficoltà, simbolo di sopravvivenza invernale.
- La "Rinuncia agli averi" sottolinea l'impegno di Francesco alla povertà, con un'attenzione particolare all'anatomia del volto e alla rappresentazione architettonica della scena.
- Il "Presepe di Greggio" mostra un miglioramento nella rappresentazione espressiva dei volti, con una croce collocata realisticamente sulla facciata della chiesa, mentre la "Predica davanti a Onorio III" esplora una prospettiva centrale con elementi geometricamente incoerenti.
CICLO DI AFFRESCHI AD ASSISI (1290-1295)
Indice
Giotto e la sua committenza ad Assisi
Giotto si fa notare a Roma, forse per la sua modernità, ed infatti, proprio in questo periodo ottiene la sua prima grande committenza da parte del generale dell’ordine dei francescani: dipingere gli interni della Chiesa di S.Francesco ad Assisi(costruita in uno stile pseudo gotico architettonico). L'ordine monastico non gli impone il bizantinismo quindi Giotto si sente libero di attuare un complesso studio dal vero.
Rappresentazione della vita di Francesco
L’ennesima favorevole circostanza per Giotto è il dover rappresentare la vita di Francesco d'Assisi, morto nel 1226, a lui quasi contemporaneo. Per lui fu molto semplice: si servì delle tante testimonianze, anche pittoriche, della vita del santo, poteva visitare i luoghi della sua vita e poteva mettere in posa i francescani (ritorno allo studio dal vero greco-romano).
Quando si trasferisce ad Assisi (1290-1295) si allontana dal mondo iconografico fiorentino e quando ci torna metterà i semi della crescita del rinascimento. Egli ad Assisi si troverà isolato, senza nessuna influenza e potrà lavorare liberamente.
ANALISI DI ALCUNI EPISODI DEL CICLO
Analisi degli episodi del ciclo
La vita di Francesco viene rappresentata divisa in vari episodi, i quali erano anche stati raccontati molto dettagliatamente da uno scrittore dell’epoca.
Lo spazio organizzativo in Giotto è misto e diviso tra quello gotico con piano d'appoggio inclinato e lo sfondo in cui egli fa un esercizio emancipato di prospettiva intuitiva, tentando di capire le regole di questa tecnica.
Dettagli delle scene e prospettiva
Francesco cede il mantello a una persona che ha perso tutte le sue ricchezze, il mantello era un dono e rappresentava la sopravvivenza durante l'inverno. La pittura è qui incentrata sul realismo.
in questa scena il santo fonda l'ordine francescano votato alla povertà, dando al padre tutte le vesti. Giotto rappresenta la scena dove gli era stato detto che era avvenuta, cerca di rappresentare le figure architettoniche e c'è un attento studio anatomico del volto di Francesco. È anche ripresa una sorta di anatomia scientifica.
sono rappresentati gli assisini che convergono alla mangiatoia, allestita da Francesco e cantano l'osanna. La scena si colloca nella zona presbiteriale della chiesa. Un piglio geniale è di collocare la croce appesa rivolta non verso lo spettatore ma come realmente era collocata e cioè sulla facciata della chiesa. I dettagli di fisogniomizzazione degli abitanti della città attestano come Giotto stia facendo un graduale miglioramento nel rappresentare l'espressione dei volti.
Francesco a Roma e prospettiva intuitiva
in questo episodio Francesco giunge a Roma per chiedere a Onorio III che questa sua confraternita di fratelli dediti al cristianesimo sia riconosciuta come un ordine. Egli continua un tentativo di prospettiva intuitiva centrale (la stanza è vista frontalmente con un punto di fuga) e prova a fisognomizzare i volti. Nel piano frontale ci sono elementi incoerenti geometricamente: il pavimento è troppo precipitoso ed il trono è posto d'angolo.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la prima grande committenza di Giotto e perché è stata significativa?
- Come Giotto ha rappresentato la vita di Francesco d'Assisi nei suoi affreschi?
- Quali tecniche innovative ha utilizzato Giotto nei suoi affreschi ad Assisi?
- Qual è l'importanza della scena del "Presepe di Greggio" negli affreschi di Giotto?
La prima grande committenza di Giotto è stata dipingere gli interni della Chiesa di S. Francesco ad Assisi, un incarico significativo perché gli ha permesso di lavorare liberamente senza l'influenza del bizantinismo, utilizzando uno studio dal vero.
Giotto ha rappresentato la vita di Francesco d'Assisi attraverso vari episodi, utilizzando testimonianze pittoriche e visitando i luoghi della vita del santo, con un approccio realistico e un attento studio anatomico.
Giotto ha utilizzato una prospettiva intuitiva e un misto di spazio organizzativo gotico, cercando di capire le regole della prospettiva e migliorando la rappresentazione delle espressioni facciali.
La scena del "Presepe di Greggio" è importante perché mostra gli assisini che convergono alla mangiatoia, con un'innovativa collocazione della croce e un miglioramento nella rappresentazione delle espressioni dei volti, dimostrando il progresso di Giotto nel realismo.