Concetti Chiave
- La Cappella Scrovegni a Padova fu commissionata da Enrico Scrovegni a Giotto nei primi anni del 1300 come espiazione per i peccati del padre.
- Giotto non solo dipinse gli affreschi, ma partecipò anche alla progettazione architettonica della cappella, caratterizzata da semplicità e assenza di finestre.
- L'interno della cappella è suddiviso in quattro parti, con affreschi che rappresentano diversi episodi biblici e leggende.
- Le storie raffigurate includono le vite di Gioachino e Anna, la Vergine Maria, e la vita di Cristo.
- Le narrazioni degli affreschi sono ispirate dalla "Leggenda Aurea" di Jacopo da Varagine e da alcuni Vangeli Apocrifi.
Indice
Giotto e la cappella degli Scrovegni
Nei primi anni del 300, Giotto venne chiamato nella città di Padova da Enrico Scrovegni, un uomo ricco di professione bancario che per ripulire dal suo nome la fama di usuraio del padre fece costruire una cappella come espiazione di questo peccato "ereditato" e decise di commissionare proprio a Giotto, che al tempo aveva cominciato ad acquisire sempre più fama.
Architettura e pittura nella cappella
Lui partecipò anche
alla realizzazione dell’architettura e lo sappiamo per l'evidenza mostrata dalla semplicità che viene enfatizzata in una struttura composta da quattro pareti senza neanche alcuna finestra e quindi l’architettura diventa un pretesto per la pittura realizzata negli interni.
Le storie raccontate nella cappella
La cappella è divisa in quattro parti, la parte inferiore presente degli zoccoletti, mentre le altre tre raccontano:
1. Storie di Gioachino e Anna, i genitori di Maria e nonni di Gesù;
2. Storie della vergine Maria;
3. Storia di Cristo;
Tutte derivate da una fonte comune, ovvero la leggenda aurea scritta da Jacopo da Varagine altre da alcuni vangeli Apocrifi.