madison_al_smith_
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Giotto eccelle nella caratterizzazione fisica e psicologica dei personaggi, con particolare attenzione all'anatomia e all'espressività.
  • Il ciclo di affreschi della Cappella degli Scrovegni è stato commissionato da Enrico Scrovegni e realizzato tra il 1303 e il 1305.
  • La scena del compianto sul Cristo è uno degli affreschi più celebri, noto per la rappresentazione del dolore e la composizione equilibrata dei personaggi.
  • Giotto rompe con le convenzioni pittoriche precedenti, rappresentando angeli con espressioni umane e reali, distanti dalla calma tipica dell'arte gotica e bizantina.
  • L'innovazione giottesca si manifesta anche nelle figure di spalle, che coinvolgono lo spettatore nella scena, invitandolo a osservare da un punto di vista unico.

Indice

  1. L'arte di Giotto nella cappella degli Scrovegni
  2. La scena del compianto sul Cristo
  3. Innovazioni stilistiche di Giotto

L'arte di Giotto nella cappella degli Scrovegni

Dal ciclo di affreschi padovani della cappella degli Scrovegni, emerge una delle più grandi capacità di Giotto: quella di sapersi addentrare nella caratterizzazione fisica e psicologica dei vari personaggi analizzando attentamente l'anatomia e l’espressività.

Questi affreschi sono stati realizzati fra il 1803 il 1305, commissionati a Giotto dal ricco banchiere Enrico Scrovegni, uno dei più ricchi fra i prestatori di denaro e i banchieri di Padova. Questo ciclo prevede tante storie tratte dalle vite di San Gioacchino e di Sant'Anna, della Vergine e di Cristo e ha come tema principale la redenzione dell’umanità dal peccato.

La scena del compianto sul Cristo

Al ciclo delle storie di Cristo, sulla parete di sinistra, appartiene la scena con il compianto sul Cristo, quando dopo la deposizione dalla croce, viene pianto dalla madre e da alcuni discepoli. E’ la terza del registro inferiore, ed è uno degli affreschi più famosi della cappella e uno dei più importanti della produzione giottesca. L'attenzione di tutti i personaggi raffigurati va a Cristo morto, verso il cui capo confluisce idealmente anche la collina retrostante, quasi a guidare lo sguardo dell’osservatore. Cristo è sorretto e abbracciato con disperazione da Maria, che a causa del pianto ha i lineamenti del volto contratti in un’intensa espressione del dolore. San Giovanni, ha la testa collocata nel centro geometrico del dipinto, e allarga le braccia all'indietro incurvando il busto in avanti, in un gesto di dolore straziante, mentre le due donne viste di spalle, due delle più velate, sorreggono con tenerezza il capo di Gesù e il suo braccio destro. Sul lato opposto la Maddalena, accovacciata lungo una delle diagonali del dipinto, tieni i piedi di Cristo, bagnandoli del suo pianto.

Innovazioni stilistiche di Giotto

Tutti i personaggi creano un equilibro quasi classico, al quale viene conferita una monumentalità intensa data dalla scelta misurata dei colori delle vesti e l'uso potente del chiaroscuro. Anche gli angeli del cielo piangono e si disperano come farebbero gli esseri umani, tanto che la loro spiritualità viene quasi annullata dalla realtà delle loro espressioni. Il volto degli angeli è analizzato con grande realismo, in rapporto con la posizione del loro corpo e delle braccia. In questo modo Giotto annulla secoli di convenzioni che imponevano sempre di raffigurare gli angeli e tutti gli esseri celesti con espressioni calme e indifferenti e lineamenti di grande regolarità. Le due figure rappresentate di spalle sono un'invenzione giottesca, dal momento che nella tradizione della pittura gotica e bizantina, si preferiva offrire all’osservatore tutti i personaggi in posizione frontale o di profilo. Le due figure sembrano indifferenti alla nostra presenza e attraverso esse Giotto ci coinvolge nel dipinto stesso come se noi fossimo seduti dietro di loro per osservare la scena.

Domande da interrogazione

  1. Qual è una delle capacità più grandi di Giotto evidenziata negli affreschi della Cappella degli Scrovegni?
  2. Una delle capacità più grandi di Giotto è la sua abilità di caratterizzare fisicamente e psicologicamente i personaggi, analizzando attentamente l'anatomia e l’espressività.

  3. Qual è il tema principale del ciclo di affreschi nella Cappella degli Scrovegni?
  4. Il tema principale del ciclo di affreschi è la redenzione dell’umanità dal peccato, con storie tratte dalle vite di San Gioacchino, Sant'Anna, la Vergine e Cristo.

  5. Come Giotto rappresenta il dolore nei personaggi del "Compianto sul Cristo"?
  6. Giotto rappresenta il dolore attraverso espressioni intense e gesti strazianti, come Maria che abbraccia Cristo con disperazione e San Giovanni che allarga le braccia in un gesto di dolore.

  7. In che modo Giotto rompe con le convenzioni artistiche precedenti nella rappresentazione degli angeli?
  8. Giotto rompe con le convenzioni precedenti rappresentando gli angeli con espressioni realistiche di dolore, annullando la loro spiritualità tradizionale e mostrando emozioni umane.

Domande e risposte