Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La Basilica di San Miniato al Monte, costruita nel 1013, è parte integrante del panorama di Firenze nonostante la sua posizione esterna alla città.
  • La facciata della basilica presenta una caratteristica dicromia geometrica e arcate cieche, con decorazioni marmoree non funzionali architettonicamente.
  • L'interno della basilica, diviso in tre navate, riflette la serenità paleocristiana con colonne classiche e arcate, ma ha subito modifiche nel XIX secolo.
  • Lo spazio interno è articolato su tre livelli, con un pulpito romanico e pavimenti intarsiati, sebbene la vista sia parzialmente ostruita dal Tabernacolo del Crocifisso.
  • Nel cimitero "Le Porte Sante" adiacente alla basilica, riposano personaggi illustri della storia e della cultura italiana come Giovanni Spadolini e Carlo Collodi.

Indice

  1. La leggenda di Miniato
  2. Architettura della facciata
  3. Interno della basilica
  4. Curiosità del cimitero

La leggenda di Miniato

Secondo la leggenda, Miniato, decapitato a Firenze durante le persecuzioni dell’imperatore Decio, avvenute nel 250, avrebbe raccolto da terra la propria testa, salendo poi con essa dove più tardi fu eretto un oratorio. In questo luogo sorse, nel 1013 , l’attuale basilica, terminata 50 anni più tardi. Trovandosi fuori Firenze, l’edificio non rispetta la tradizione comunale che invece ritroviamo nelle altre costruzioni romaniche. Tuttavia, come scrive Dante, essa costituisce un elemento inscindibile dal panorama della città per cui, pur essendo distaccata dal corpo reale di Firenze, essa ne fa parte ugualmente.

Architettura della facciata

La facciata è divisa in senso orizzontale da una doppia fascia di marmo verde. La parte inferiore comprende cinque archi ciechi, sostenuti da semicolonne, con capitelli classici. Essi La prima, la terza e la quinta arcata comprendono ciascuna un accesso per cui corrispondono ad una navata,mentre il secondo e il quarto arco riportano degli specchi marmorei che sembrano imitare i battenti di altrettanti portali. La presenza di arcate cieche sulla facciata è proprio una caratteristi cadi questa basilica. La zona superiore è arricchita da motivi marmorei molto raffinati ma non funzionali architettonicamente. Si distinguono quattro paraste classiche di marmo bianco che dividono il settore in tre sezioni; in quella centrale si apre una piccola finestra con timpano. La decorazione della parte superiore è del XIII secolo, quando ormai il significato della dicromia geometrica (alternanza di forme geometriche di due colori) si era ormai perso. Anche il mosaico soprastante la piccola finestra timpanata sembra togliere organicità all’insieme.

Interno della basilica

L’interno, senza transetto, è diviso in tre navate da colonne classiche con capitello che sostengono delle arcate e l’insieme trasmette la serenità tipica di una basilica paleocristiana Da segnalare che, nel secolo XIX, tali colonne sono state ricoperte da finto marmo. La visione prospettica dell’interno è frenata dalle due grosse arcate trasversali, sostenute da pilastri a fascio. Dietro l’altare maggiore, spicca un pulpito di stile romanico in marmo verde e bianco, mentre la parte centrale del pavimento, risalente al XIII secolo, e ricoperto da stupendi intarsi marmorei. Come spesso succede nelle chiese romaniche, lo spazio è articolato su tre livelli: quello anteriore dove sostavano i fedeli, il seminterrato con la cripta con le reliquie di San Miniato e quello sopraelevato del presbiterio dove i monaci cantavano le lodi. Inoltre la visione della prospettiva viene in parte impedita dal Tabernacolo del Crocifisso posto proprio nel mezzo della navata centrale e risalente al XV secolo. Purtroppo, oltre alle colonne, anche le pareti sono state rivestite, nella metà del secolo del corso da una pesante decorazione che imita quella romanica fiorentina. Originale è, invece, la decorazione dello spazio absidale rivestito in marmo bianco e verde, disposto in modo regolare ed armonico.

Curiosità del cimitero

Una curiosità: All’ombra di San Miniato al Monte, nel cimitero detto “Le Porte Sante” riposano personaggi illustri della storia contemporanei come Giovanni Spadolini, Mario Cecchi Gori, lo stilista Enrico Coveri e tanti scrittori: Vasco Pratolini, Carlo Collodi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la leggenda legata a San Miniato?
  2. Secondo la leggenda, Miniato fu decapitato a Firenze durante le persecuzioni dell'imperatore Decio nel 250, ma raccolse la propria testa e salì dove fu poi eretto un oratorio, luogo in cui sorge l'attuale basilica.

  3. Quali sono le caratteristiche principali della facciata della Basilica di San Miniato al Monte?
  4. La facciata è divisa orizzontalmente da una doppia fascia di marmo verde, con cinque archi ciechi sostenuti da semicolonne. La parte superiore è decorata con motivi marmorei raffinati e una piccola finestra con timpano.

  5. Come è strutturato l'interno della basilica?
  6. L'interno è diviso in tre navate da colonne classiche e presenta una struttura su tre livelli: l'area anteriore per i fedeli, la cripta con le reliquie di San Miniato e il presbiterio sopraelevato. È presente anche un Tabernacolo del Crocifisso del XV secolo.

  7. Chi sono alcune delle personalità sepolte nel cimitero "Le Porte Sante"?
  8. Nel cimitero "Le Porte Sante" riposano personaggi illustri come Giovanni Spadolini, Mario Cecchi Gori, lo stilista Enrico Coveri, e scrittori come Vasco Pratolini e Carlo Collodi.

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