Concetti Chiave
- Le basiliche ospitavano importanti mosaici grazie alla committenza imperiale o di ceti elevati, specialmente nel catino absidale.
- Il mosaico absidale di Santa Prudenziana a Roma, risalente all'inizio del V secolo, rappresenta Cristo in trono con apostoli e figure simboliche.
- La scena del mosaico allude alla venuta di Cristo come re e giudice, con riferimenti alle Chiese di Gerusalemme e Roma.
- Lo stile del mosaico è aulico e classicistico, con un linguaggio naturalistico che include profondità spaziale e differenziazione delle fisionomie.
- I mosaici di Santa Maria Maggiore a Roma mostrano una compresenza di stili, con narrazioni vivaci dell'Antico Testamento e uno stile solenne sull'arco trionfale.
Indice
Decorazioni nelle basiliche imperiali
Nelle basiliche la committenza imperiale o comunque dei ceti elevati faceva si che le pareti ospitassero spesso importanti programmi figurativi a mosaico. Nelle basiliche il luogo privilegiato per la decorazione più impegnativa era il catino absidale. In Santa Prudenziana a Roma, nonostante i pesanti rimaneggiamenti subiti dalla chiesa nel corso dei secoli, si conserva il mosaico absidale dell’inizio del V secolo.
Vi è raffigurato Cristo in trono circondato, come da una corta, dagli apostoli e da San Paolo, con due figure femminili che incoronano di alloro, simbolo di gloria, san Pietro in tunica e mantello orientale e san Paolo in toga, i più vicini a Gesù.
Simbolismo e tradizione artistica
Sullo sfondo vi sono gli edifici di Gerusalemme, sormontati dalla croce e dai simboli degli evangelisti. La scena allude alla venuta di Cristo come re e giudice alla fine del mondo,con le due Chiese, quella di Gerusalemme e quella di Roma, incarnate rispettivamente da Pietro e Paolo, che insieme rappresentano il popolo degli eletti.
Il mosaico si inserisce nella tradizione artistica aulica e classicistica di età imperiale,con il suo linguaggio naturalistico: la profondità dello spazio è creata illusionisticamente dallo sfondo architettonico,dalle figure poste su piani diversi, dallo scurirsi dei toni delle nuvole che si addensano sul fondo; le fisionomie degli apostoli sono inoltre differenziate e i panneggi danno volume alle figure. Il prestigio della tradizione è qui recuperato per esprimere degnamente un tema di grande solennità.
Mosaici di Santa Maria Maggiore
Di due decenni più tardi sono i mosaici della basilica di Santa Maria Maggiore a Roma: sull’arco trionfale su più registri sono narrate le storie dell’infanzia di Cristo secondo i Vangeli apocrifi, nella navata storie dell’Antico Testamento.
Nella navata lo stile è più vivace, legato alla tradizione narrativa della pittura romana e alla collocazione nello spazio delle figure; nell’arco trionfale si esprime invece uno stile più solenne,essenziale, privo di complicazioni prospettiche,ma sempre colto. La compresenza di stili diversi rimarrà un carattere costante nella cultura artistica romana.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del mosaico absidale di Santa Prudenziana a Roma?
- Quali sono le caratteristiche stilistiche del mosaico di Santa Prudenziana?
- Come si differenziano gli stili dei mosaici nella basilica di Santa Maria Maggiore?
Il mosaico absidale di Santa Prudenziana raffigura Cristo in trono circondato dagli apostoli e da San Paolo, con due figure femminili che incoronano San Pietro e San Paolo. La scena allude alla venuta di Cristo come re e giudice alla fine del mondo, con le Chiese di Gerusalemme e Roma rappresentate rispettivamente da Pietro e Paolo.
Il mosaico di Santa Prudenziana si inserisce nella tradizione artistica aulica e classicistica di età imperiale, utilizzando un linguaggio naturalistico. La profondità dello spazio è creata illusionisticamente, le fisionomie degli apostoli sono differenziate e i panneggi danno volume alle figure.
Nella basilica di Santa Maria Maggiore, lo stile dei mosaici nella navata è più vivace e legato alla tradizione narrativa della pittura romana, mentre sull'arco trionfale si esprime uno stile più solenne ed essenziale, privo di complicazioni prospettiche. La compresenza di stili diversi è un carattere costante nella cultura artistica romana.