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Concetti Chiave

  • I castelli normanni in Italia meridionale erano basi militari o amministrative, con una torre centrale chiamata mastio.
  • Il mastio era dotato di posti di guardia e abitazioni, con un'entrata elevata per difendersi dagli attacchi.
  • In Sicilia, esempi di castelli normanni sono quelli di Adrano, Paternò e Acicastello.
  • Il Castello di Fènis, ricostruito nel 1340, presenta mura spesse, torri e sistemi difensivi come beccatelli e feritoie.
  • Strategie di difesa del Castello di Fènis includevano un ponte levatoio e strutture sotterranee per la sicurezza.

Indice

  1. Architettura dei castelli normanni
  2. Evoluzione dei castelli crociati

Architettura dei castelli normanni

I Normanni, conquistata larga parte dell’Italia meridionale all’inizio del XII secolo, lasciarono in molte città e nei contadi le splendide testimonianze dei loro castelli. Posti al controllo dei baronati feudali, essi fungevano da basi militari o amministrative. Il castello normanno presentava una torre quadrata, detta maschio o mastio, affacciata su una corte cinta da mura. Nel mastio erano dislocati i posti di guardia e l’abitazione signorile. L’entrata era posta in alto, perché i nemici non potessero colpirla con l’ariete. Talvolta era presente un’altra torre, il barbacane. Esemplari di questa tipologia sono, in Sicilia, i Castelli di Adrano, Paternò e Acicastello. Il castello è strutturato in questo modo: maschio, corte interna, corte esterna, scarpata.

Evoluzione dei castelli crociati

Il Castello di Fenis: A partire dal XII secolo i Crociati, al loro ritorno dalla Terra Santa, esaltarono i castelli che avevano avuto modo di vedere e di sperimentare. Il loro contributo influì sull’evoluzione della tipologia del castello, che si dotò di spesse mura difensive e di torri. Analizziamo il Castello di Fènis, in Valle d’Aosta, ricostruito nel 1340 sul sito di un edificio precedente. Dai beccatelli, aperti sulle caditoie, venivano gettati pece e olio bollente sul nemico; da strette feritoie, soldati e arceri potevano colpire senza esporsi a pericolo; il camminamento lungo il perimetro superiore delle mura consentiva alla ronda il controllo del territorio, le caditoie formano un cornicione sporgente, dando un aspetto imponente alle torri e al perimetro delle mura; il castello conteneva magazzini per il deposito delle derrate per la famiglia del signore e per i soldati; il fossato separava, nei castelli di pianura, l’edificio dal territorio. Un ponte levatoio, fissato con robuste catene, regolava gli accessi. Una serie di accorgimenti strategici garantiva la sicurezza: gallerie sotterranee, scale e corridoi nascosti.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali dell'architettura dei castelli normanni?
  2. I castelli normanni presentavano una torre quadrata chiamata maschio o mastio, affacciata su una corte cinta da mura. L'entrata era posta in alto per evitare attacchi con l'ariete, e talvolta era presente un'altra torre, il barbacane. Esempi di questa tipologia si trovano in Sicilia, come i Castelli di Adrano, Paternò e Acicastello.

  3. In che modo i Crociati influenzarono l'evoluzione dei castelli?
  4. I Crociati, al ritorno dalla Terra Santa, contribuirono all'evoluzione dei castelli dotandoli di spesse mura difensive e torri. Il Castello di Fènis, ad esempio, fu ricostruito con beccatelli per gettare pece e olio bollente, feritoie per colpire il nemico, e un camminamento per il controllo del territorio.

  5. Quali misure strategiche garantivano la sicurezza nei castelli crociati?
  6. Nei castelli crociati, la sicurezza era garantita da accorgimenti come gallerie sotterranee, scale e corridoi nascosti, un fossato che separava l'edificio dal territorio, e un ponte levatoio fissato con robuste catene per regolare gli accessi.

Domande e risposte