Concetti Chiave
- La Basilica di Santa Maria Novella fu commissionata dai Domenicani e progettata nel 1246 dai conversi domenicani.
- La struttura della chiesa è a croce commissa, con tre navate coperte da volte a crociera a sesto acuto.
- La navata centrale termina con un'abside quadrata affiancata da quattro cappelle, preceduta da un transetto con cinque volte a crociera.
- La basilica è illuminata da oculi nella navata centrale e monofore nelle navate laterali.
- Un campo prospettico crea l'illusione di un corpo longitudinale più lungo, restringendo le campate verso l'abside.
La costruzione della basilica
La Basilica di Santa Maria Novella a Firenze è stata voluta dall'ordine dei Domenicani. In quel periodo, infatti, i monaci degli ordini mendicanti fecero costruire delle chiese ai lati opposti della città. Il progetto, risalente al 1246, sarebbe da attribuire ai conversi domenicani.
Architettura interna e navate
La pianta della chiesa presenta una croce commissa ed è internamente divisa in tre navate. Ciascuna di esse è coperta da sei volte a crociera a sesto acuto. La navata centrale termina con un'abside a pianta quadrata affiancata da quattro cappelle (due per lato), che è preceduta da un transetto coperto da cinque volte a crociera.
Illuminazione e prospettiva
La navata centrale è rischiarata grazie alla presenza di oculi, mentre le navate laterali vengono illuminate da delle monofore. Una delle peculiarità che caratterizzano questa basilica è la presenza di un campo prospettico: le campate vanno restringendosi man mano che ci si avvicina all'abside, in modo che l'osservatore abbia l'impressione che i pilastri più lontani abbiano un'altezza inferiore. L'effetto prospettico, secondo cui sembra che la distanza tra un pilastro e l'altro si riduca, dà l'illusione a chi faccia il suo ingresso nella basilica che la chiesa abbia un corpo longitudinale più lungo rispetto a quanto non sia in effetti.