Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • In Umbria, dopo il Mille, molte chiese sono state costruite o ricostruite per soddisfare le esigenze di una nuova società borghese e la politica della Chiesa.
  • Le chiese romaniche umbre presentano facciate geometriche semplici, spesso influenzate dall'architettura lombardo-emiliana grazie ai frequenti contatti attraverso la via Flaminia.
  • Il Duomo di Assisi, costruito nel 1140, mostra influenze lombarde con una loggetta trasversale e una copertura a capanna, combinando elementi romanici e classici.
  • La torre del duomo di Amelia, datata 1050, esemplifica l'integrazione tra strutture romane e design romanico, con una base dodecagonale e archi distintivi.
  • Il campanile del Duomo di Assisi, caratterizzato da una struttura padana, evidenzia la diversità delle influenze architettoniche romaniche in Umbria.

Indice

  1. Rinascita delle chiese umbre
  2. Influssi del romanico lombardo
  3. Semplicità e fusione artistica

Rinascita delle chiese umbre

Dopo il Mille, in Umbria sorgono molte chiese o vengono rifatte quelle già esistenti. Ciò è dovuto, probabilmente, alla necessità di ricostruire i vecchi edifici danneggiati o distrutti a seguito di tante guerre o di incendi. Tuttavia, il motivo principale è da ritrovare nella presenza di una nuova realtà sociale di stampo borghese e perciò nella nuova politica perseguita dalla Chiesa che intende procede ad una distribuzione capillare degli edifici di culto in tutti i quartieri delle città e negli agglomerati delle campagne, anche in quelli più piccoli. Queste chiese hanno delle semplici facciate geometriche, sempre sormontate da un frontone triangolare, secondo una forma consolidata nei secoli e probabilmente derivata dall’ Italia settentrionale. Infatti grazie alla via Flaminia i contatti fra Umbria e nord Italia sono frequenti per cui il romanico lombardo-emiliano ha potuto lasciare degli influssi notevoli in Umbria.

Influssi del romanico lombardo

Influssi del romanico- lombardo si hanno nella facciata del Duomo di Assisi, che risale al 1140, per la presenza di una loggetta trasversale e nella copertura a capanna. Tuttavia nella parte inferiore permangono dei ricordi dell’arte classica per la regolare partizione a riquadri della superficie, come avviene anche nella Cappella di San Cassiano nel Duomo di Narni che risale al VI secolo. Questo si spiega col fatto che, fra le popolazioni italiche, gli Umbri sono stati fra i pochi che sono riusciti ad attuare una fusione con l’arte romana e in cui i Romani hanno lasciato molte delle loro opere.

Semplicità e fusione artistica

Dai monumenti classici e dall’arte paleocristiana nascono la semplicità volumetrica e l’essenzialità di molti edifici umbri; un esempio ci è fornito dalla torre del duomo di Amelia, del 1050, come testimonia la data incisa su di una pietra, che deriva direttamente dalle torri a base dodecagonale di Spello. Il campanile del duomo di Amelia fu ricostruita su basi romane delle quali essa conserva appunto la pianta a dodecagono e la struttura possente. In alto, tuttavia, essa si alleggerisce con dei piccoli archi ciechi che si alternano ad altri aperti e che sono una caratteristica degli edifici romanici.

Invece, altre torri, come il campanile del Duomo di Assisi hanno una chiara struttura padana, senza alcun influsso dell’arte romana.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il motivo principale per cui molte chiese furono costruite o ricostruite in Umbria dopo il Mille?
  2. Il motivo principale è la nuova realtà sociale borghese e la politica della Chiesa di distribuire edifici di culto in tutti i quartieri e campagne, anche nei più piccoli agglomerati.

  3. Quali influenze architettoniche si possono osservare nella facciata del Duomo di Assisi?
  4. La facciata del Duomo di Assisi mostra influenze del romanico lombardo, come la loggetta trasversale e la copertura a capanna, mentre la parte inferiore conserva elementi dell'arte classica.

  5. Quali caratteristiche architettoniche distinguono il campanile del duomo di Amelia?
  6. Il campanile del duomo di Amelia ha una pianta a dodecagono e una struttura possente di origine romana, alleggerita in alto da piccoli archi ciechi alternati ad altri aperti, tipici degli edifici romanici.

Domande e risposte