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Concetti Chiave

  • L'altare di Sant'Ambrogio, posizionato al centro della chiesa, è realizzato in lamina d'oro o argento dorato su legno.
  • Il suo creatore, Vuolvino, è raro per l'epoca in quanto ha firmato l'opera, che spesso era considerata un omaggio collettivo a Dio.
  • Lo stile classico dell'altare presenta una croce greca con Cristo in mandorla e gli evangelisti e apostoli raffigurati nei bracci e nelle zone circostanti.
  • Il lato posteriore dell'altare, in argento dorato, è il più importante, narrando le storie di Sant'Ambrogio.
  • La narrazione rappresenta l'incarico di Ambrogio come vescovo di Milano, la sua fuga e la successiva elezione.

Indice

  1. L'altare e il suo creatore
  2. Stile e composizione dell'altare
  3. Il lato posteriore dell'altare

L'altare e il suo creatore

L’altare ovviamente al centro della chiesa, è dedicato ad Ambrogio, che al tempo era un importante intellettuale nonché vescovo della città, il tutto viene realizzato in lamina d’oro oppure argento dorato, unito al legno. Il suo sculture fu Vuolvino, lui stesso compare direttamente nell’opera e firmò anche il suo prodotto, atteggiamento strano e raro per l’epoca, in diversi casi infatti non si conosceva neanche l’autore perché tutti partecipano alla costruzione intendendo il progetto come lavoro dedito come omaggio a Dio.

Stile e composizione dell'altare

Lo stile presenta un’influenza classica nella composizione proporzionata ma allo stesso l’immagine è scandita da regole, al centro di vede una croce greca con al centro un Cristo in mandorla sul trono. Da qui si prolungano le quattro braccia della croce, all’interno di ognuna c’è la raffigurazione degli evangelisti, mentre gli apostoli sono inseriti a gruppi di tre in diverse zone della struttura.

Il lato posteriore dell'altare

Il lato posteriore dell’altare era il più importante nonostante fosse di argento dorato perché si racconta le storie di Ambrogio, Vuolvino realizza sicuramente questo lato: le formelle sono uguali ma al centro si apre perché formato da due ante che si aprono e qui si vede il corpo sotterrato. La rappresentazione parte dall'incarico ad Ambrogio come vescovo di Milano, la sua fuga per paura e termina con la sua elezione.

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