Concetti Chiave
- Le origini delle póleis risalgono al periodo tra il 1200 e il 900 a.C., quando i Dori si mescolarono con i locali formando gli Elleni durante il Medioevo ellenico.
- Le prime póleis nacquero nell'VIII secolo come città-stato indipendenti, unite da lingua, cultura e religione comuni, governate da aristocrazie o capi militari.
- La scarsità di risorse e la crescita demografica portarono i Greci a fondare nuove colonie nel Mediterraneo, come la Magna Grecia in Italia.
- La struttura urbana greca prevedeva un'acropoli, un'agorà e una città bassa, con le case e le botteghe, il tutto circondato da mura e con un porto sulla costa.
- Oltre le mura cittadine si trovavano la necropoli e la chora, il contado con le terre coltivate, a testimonianza di una pianificazione territoriale complessa.
Origini dei Greci
Le poche notizie certe sulle origini dei Greci risalgono a prima del 1000 a.C., quando i Dori, un popolo proveniente dai Balcani, occupò il territorio dei regni micenei mescolandosi con gli abitanti del luogo. Fra il 1200 e il 900 a.C. si ebbe un lungo periodo, detto Medioevo ellenico, segnato da povertà e da disordini, da cui si formarono gli Elleni, ovvero le popolazioni greche.
Formazione delle póleis
Verso l’VIII secolo alcuni villaggi contadini si organizzarono in comunità sempre più vaste, governate da famiglie aristocratiche o da capi militari, costituendo così le prime «póleis», cioè delle città-stato indipendenti ma unite da una lingua, una cultura e una religione comune. La rapida crescita della popolazione e la scarsità di risorse spinsero i Greci a usare questo modello di organizzazione anche nelle nuove colonie che andavano fondando in tutto il Mediterraneo, come ad esempio nel Sud Italia, da loro chiamato Magna Grecia(letteralmente) «grande Grecia».
Struttura delle colonie greche
Le colonie greche furono fondate su di un rilievo non lontano dal mare e non erano mai troppo affollate (al massimo 20/30.000 abitanti). Nella parte più alta della città era collocata l’acropoli, dove si costruivano i templi in onore delle divinità protettrici; qui la comunità si riuniva in occasione delle feste religiose. Su un livello inferiore si trovava invece l’agorà, la piazza del mercato e delle pubbliche assemblee dove gli uomini esercitavano la democrazia, cioè decidevano e votavano. Attorno a questi punti fondamentali della pólis si articolava la città bassa (asty) con le case, le botteghe e gli orti della comunità. Oltre le mura di difesa era collocata la necropoli, il luogo di sepoltura dei morti, e si estendeva la chora, il contado, con le terre coltivate. Infine, sulla costa, sorgeva il porto.
Domande da interrogazione
- Quali furono le origini della «pólis» greca?
- Come era strutturata una città greca?
- Qual era il ruolo dell'agorà nella pólis?
Le origini della «pólis» risalgono a prima del 1000 a.C., quando i Dori occuparono i regni micenei. Tra il 1200 e il 900 a.C., durante il Medioevo ellenico, si formarono le prime città-stato indipendenti, unite da lingua, cultura e religione comune.
Le città greche erano fondate su rilievi vicino al mare e includevano l'acropoli con i templi, l'agorà per il mercato e le assemblee, la città bassa con case e botteghe, la necropoli per le sepolture, e il porto sulla costa.
L'agorà era la piazza del mercato e delle pubbliche assemblee, dove gli uomini esercitavano la democrazia, decidendo e votando su questioni importanti per la comunità.