Concetti Chiave
- I romani inizialmente consideravano l'arte una perdita di tempo, ma successivamente la integrarono grazie alle influenze dei popoli conquistati.
- Le opere pubbliche come strade, ponti, acquedotti, terme, fognature e mura cittadine erano fondamentali per la società romana.
- Le strade romane erano costruite con tre strati e una pavimentazione convessa per favorire il deflusso delle acque piovane.
- Gli acquedotti romani erano ingegnose strutture che trasportavano acqua da sorgenti lontane fino a Roma.
- Le terme romane, come le Terme di Traiano, erano complessi multifunzionali con bagni, palestre, biblioteche e spazi per il relax.
Indice
L'arte e le opere pubbliche romane
Inizialmente i romani ritenevano l’arte una perdita di tempo ed erano più interessati alle questioni pratiche. Solo in seguito al saccheggio delle ricchezze dei popoli vinti i romani si abituarono a un rapporto nuovo e continuo con l’arte. Le grandi ed utili opere pubbliche rimangono comunque importantissime per la società e le tipologie principali sono: strade, ponti, acquedotti, terme, fognature e mura cittadine.
Struttura delle strade romane
Le strade romane erano larghe mediamente 3 metri e profonde 1,50. Erano divise in tre strati: quello inferiore, costituito da ciottoli, quello intermedio, formato da un miscuglio di ghiaia e sabbia, e la pavimentazione in ciottoli arrotondati o lastre di pietra. La lastricatura aveva una superficie convessa per far defluire le acque piovane lungo io margini.
Ponti e acquedotti romani
I ponti in muratura erano composti da pile (strutture verticali con fondazioni nell’alveo del fiume), arcate (a tutto sesto, spesso venivano sagomate a fini decorativi), spalle (strutture d’appoggio sulle sponde) e carreggiata (parte percorribile, lastricata in pietra e affiancata da parapetti di sicurezza).
Le terme e le loro caratteristiche
Gli acquedotti conducevano l’acqua da lontane sorgenti fino a Roma e, nel Lazio, ne furono costruiti 11. Con “terme” i romani indicavano i grandi complessi di bagni pubblici, in uso sin dall’età repubblicana. Le Terme di Traiano indicarono per la prima volta la tipologia in seguito usata per le altre terme romane. Presentavano un muro di cinta, una grande esedra (spazio porticato con portici, giardini, biblioteche e ninfei), zone adibite a palestre, spogliatoi, massaggi con oli e bagni di vapore. Vi erano inoltre piscine con acqua fredda, calda, tiepida e una scoperta. Gli ambienti erano coperti da volte o cupole e rivestiti di mosaici.
Fognature e mura cittadine
Le fognature permettevano all’acqua di scolo di riversarsi nel Tevere e presentavano una notevole applicazione di archi e volte.
Le mura cittadine originali di Roma, dette Serviane in onore del re Servio Tullio, erano composte da blocchi di tufo posizionati in maniera isodoma.
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali opere pubbliche costruite dai romani?
- Come erano strutturate le strade romane?
- Qual era la funzione degli acquedotti romani?
Le principali opere pubbliche costruite dai romani includevano strade, ponti, acquedotti, terme, fognature e mura cittadine.
Le strade romane erano larghe mediamente 3 metri, profonde 1,50 metri e divise in tre strati: ciottoli, un miscuglio di ghiaia e sabbia, e una pavimentazione in ciottoli arrotondati o lastre di pietra.
Gli acquedotti romani conducevano l'acqua da lontane sorgenti fino a Roma, con 11 costruiti nel Lazio.