darksoul98
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Concetti Chiave

  • La pittura era l'arte predominante per i greci, ma la grande pittura greca è quasi completamente perduta, ricostruita attraverso ceramiche dipinte e scritti antichi.
  • La ceramica greca si concentrava su disegno e composizione, riducendo l'uso della policromia, che era più evidente in architettura e scultura.
  • Dal VII secolo a.C., gli artisti attici svilupparono la tecnica della ceramica a figure nere, caratterizzata da figure mitologiche e scene di vita quotidiana.
  • La tecnica a figure nere raggiunse la sua massima perfezione intorno al 530 a.C., portando a sperimentazioni e alla nascita della tecnica a figure rosse.
  • La tecnica a figure rosse, inventata dal Pittore di Andocide, invertiva il processo delle figure nere, creando vasi "bilingui" con entrambi gli stili.

Indice

  1. L'importanza della pittura greca
  2. Tecniche della ceramica attica
  3. Innovazioni nel Ceramico di Atene

L'importanza della pittura greca

Per i greci la pittura era la forma d'arte più importante. La grande pittura greca è però quasi totalmente perduta ed è ricostruibile solo parzialmente, grazie a pochi ritrovamenti significativi e soprattutto integrando i dati riportati dagli scrittori antichi con lo studio della ceramica dipinta. Quest'ultima tuttavia fu caratterizzata dalla rinuncia alla policromia e dall'interesse prevalente per disegno e composizione.

Tracce del gusto per una vivace policromia infatti si ritrovano solamente nell'architettura e nella scultura.

Tecniche della ceramica attica

A partire dalla fine del VII secolo a.C. si affermarono gli artisti attici, che adottarono la tecnica della ceramica a figure nere e la svilupparono tra il 570 e il 530 a.C.,in tale tecnica le figure erano integralmente dipinte con la vernice nera, sulla quale, dopo la cottura, erano resi i dettagli stendendo un colore sovradipinto oppure mediante linee incise,usate anche per i contorni: dove la vernice veniva graffiata emergeva il colore rosso-bruno dell'argilla. Le scene dipinte raffiguravano quasi sempre soggetti mitologici, ma anche momenti di vita quotidiana.

Innovazioni nel Ceramico di Atene

Intorno al 530 a.C. la tecnica a figure nere aveva raggiunto il massimo della perfezione nel disegno, spingendo alcuni pittori alla ricerca di nuove tecniche. Il quartiere ateniese del Ceramico ospitava diverse centinaia di pittori e una cinquantina di botteghe, dando così origine a una vivace concorrenza che probabilmente favorì la sperimentazione di novità. Nacque allora la tecnica a figure rosse, cioè una tecnica inversa rispetto a quella a figure nere,infatti il vaso era dipinto con la vernice nera risparmiando le figure,che restavano rosse. L'inventore fu il Pittore di Andocide che produsse per primo una serie di vasi "bilingui", ossia con un lato a figure nere e l'altro a figure rosse.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'importanza della pittura per i greci?
  2. Per i greci, la pittura era considerata la forma d'arte più importante, anche se la grande pittura greca è quasi totalmente perduta e ricostruibile solo parzialmente attraverso ritrovamenti e lo studio della ceramica dipinta.

  3. Quali tecniche caratterizzavano la ceramica attica?
  4. Gli artisti attici adottarono la tecnica della ceramica a figure nere, sviluppata tra il 570 e il 530 a.C., dove le figure erano dipinte con vernice nera e dettagli resi con colore sovradipinto o linee incise.

  5. Quali innovazioni emersero nel Ceramico di Atene?
  6. Nel Ceramico di Atene, intorno al 530 a.C., emerse la tecnica a figure rosse, inventata dal Pittore di Andocide, che consisteva nel dipingere il vaso con vernice nera risparmiando le figure, che restavano rosse, favorendo così la sperimentazione e la concorrenza tra pittori.

Domande e risposte