Concetti Chiave
- Il Fauno Barberini è un'opera del III-II secolo a.C. che appartiene al mondo dionisiaco.
- Raffigura un satiro addormentato su una pelle animale, suggerendo un sonno inquieto post-bevuta.
- La posa del satiro, con il braccio dietro la testa, contrasta innocenza e sensualità.
- L'immagine del satiro dormiente è insolita, poiché solitamente rappresentati in attività vivaci.
- La muscolatura possente del satiro richiama quella degli eroi, creando un'immagine seducente.
Il fauno barberini
Alle opere ispirate al mondo dionisiaco appartiene il cosiddetto Fauno Barberini, databile fra il III e il II secolo a.C.
L'opera raffigura un satiro disteso su una pelle di animale, sprofondato in un sonno inquieto probabilmente dopo una memorabile bevuta; il corpo muscoloso è esposto in modo provocante, con il braccio destro portato dietro la testa: lo scultore gioca così sul contrasto tra l'innocenza del sonno e la sensualità della posizione.
Contrasti e iconografia
La scelta di raffigurare un satiro dormiente era insolita, dato che i satiri erano generalmente rappresentati mentre partecipavano al corteo dionisiaco o insidiavano le ninfe; in questo caso invece l'inesauribile attività è vinta dall'ubriachezza e dal sonno. Anche la possente muscolatura è estranea all'iconografia dai satiri e ricorda piuttosto le immagini di eroi, ma in questo caso è probabilmente funzionale alla creazione di un immagine seducente.