darksoul98
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Concetti Chiave

  • La biblioteca di Celso a Efeso, fondata nel 110 d.C., è una delle biblioteche antiche meglio conservate, costruita in onore di Tiberio Giulio Celso Polemeano.
  • Originariamente un heroon, l'edificio fungeva anche da tomba per Celso, simbolizzando l'eroizzazione attraverso la cultura.
  • La facciata scenografica della biblioteca era simile a un teatro, con edicole e colonne su due piani, creando un effetto di chiaroscuro.
  • All'interno, una spaziosa sala di lettura era caratterizzata da un'esedra semicircolare e da nicchie con armadi per i libri.
  • Un'intercapedine tra le pareti interne e i muri perimetrali proteggeva la sala dalle alte temperature esterne e permetteva l'accesso a diverse aree dell'edificio.

Indice

  1. Le prime biblioteche ellenistiche
  2. Architettura e funzione della biblioteca

Le prime biblioteche ellenistiche

In età ellenistica erano nate le prime grandi biblioteche di Alessandria e di Pergamo, strettamente legate all’iniziativa dei sovrani. A Roma la prima grande biblioteca pubblica fu costruita da Asinio Pollione e altre furono ospitate nei Fori imperiali. La biblioteca antica forse meglio conservata è però quella fondata a Efeso (Turchia) nel 110 d.C. da Tiberio Giulio Aquila in onore del padre Tiberio Giulio Celso Polemeano, un notabile locale. Si trattava in realtà di un heroon ( ossia un edificio a destinazione funeraria costruito per un eroe oppure per un personaggio divinizzato dopo la morte), essendo destinato anche ad ospitare la tomba di Celso: l’associazione della sepoltura a una biblioteca voleva trasmettere l’idea dell’eroizzazione raggiunta dal defunto tramite la cultura.

Architettura e funzione della biblioteca

L’edificio si apriva su una piazza con una facciata scenografica, simile al frontescena di un teatro, articolata su due piani con edicole e colonne; al primo piano vi sono tre porte di accesso, nel secondo invece vi sono tre finestre. Le edicole sono avanzate rispetto al muro, creando così un gioco di chiaroscuro che nell’architettura imperiale segnalava gli edifici più prestigiosi. All’interno la sala di lettura era spaziosa e dominata da un’esedra semicircolare al centro, mentre le colonne interne inquadravano le nicchie con gli armadi per i libri. Le pareti della sala non corrispondevano però ai muri perimetrali dell’edificio: fra le une e gli altri si apriva un’intercapedine che probabilmente serviva per proteggere la sala dalla temperatura esterna, solitamente molto alta; lo spazio tra i due muri consentiva anche di raggiungere a sinistra il piano superiore e a destra la camera funeraria sotterranea di Celso.

Domande e risposte