Concetti Chiave
- La dama di Auxerre è una scultura in pietra calcarea risalente al 640-620 a.C., conservata al museo del Louvre.
- Rappresenta lo stile dedalico della scultura greca, caratterizzato da astrazione e monumentalità, emergente durante la fase Orientalizzante.
- La figura femminile ha un aspetto rigidamente frontale e statico, con forme geometriche e dettagli iconografici come grandi occhi e un naso prominente.
- L'abbigliamento include un peplo con incisioni dettagliate e una corta mantellina, con una capigliatura a grosse trecce tubolari.
- La scultura è considerata emblematica della plastica dedalica e potrebbe rappresentare una dea, una vestale o un'immagine votiva.
Oggetto: scultura
Autore : sconosciuto
Titolo : La dama di Auxerre
Data : 640-620 a.C.
Dimensioni : 65 cm
Luogo di conservazione: museo del Louvre
Materiali : pietra calcarea
Tecnica e stile dedalico
Tecnica: Scultura dedalica, nel corso del VII secolo a.C durante la fase Orientalizzante (680-610 a.C) alla piccola plastica in terracotta, avorio e bronzo si affianca la grande scultura in pietra, che si sviluppa prevalentemente a Creta e nelle isole. Tale produzione viene convenzionalmente definita dedalica perché i Greci ne attribuivano l'origine al mitico scultore Dedalo, creatore del Labirinto di Cnosso. L'immagine umana a tutto tondo, e di dimensioni maggior rispetto ai modellini a carattere votivo, era realizzata in legno oppure in terracotta, ma viene ripresa nella nuova scultura in pietra, che è caratterizzata da due principi fondamentali: l'astrazione e la monumentalità. La scultura della fase dedalica può essere ben esemplificata da due statue femminili in pietra e da un piccolo bronzo che rappresenta una figura maschile.
Iconografia : la statuina femminile emana un senso di forte monumentalità. La figura è rigidamente frontale è in piedi e in posa statica, è rappresentata attraverso forme geometriche la testa à composta da tre triangoli uno centrale rovesciato che dà la forma al altri due che costituiscono la capigliatura divisa in trecce regolari che incornicia un volto a U. Il viso presenta grandi occhi scavati in profondità, un naso sottile e prominente e una bocca che accenna un sorrise. Il corpo presenta un busto minuto, appaiono appena pronunciati. La simmetria generale è rotta soltanto dal braccio destro piegato a toccare il petto con una grande mano dalle proporzioni Esagerate, il braccio sinistro corre invece lungo i fianchi. L'abbigliamento è curato nella resa dei dettagli:
Il peplo greco (abito lungo femminile), è fermato ai fianchi da un'alta cintura conferendo al corpo una forma a clessidra; incisioni ortogonali e a meandro suggeriscono la ricchezza del tessuto della veste e presenta una corta mantellina (epiblenma) che copre le spalle. La capigliatura a grosse trecce tubolari, simile ad una parrucca. Mani e piedi sono nudi.
Significato e interpretazioni
È considerata la scultura più emblematica della plastica dedalica: di probabile fattura cretese (come dimostrerebbe la scelta del calcare), attesta l'avvenuto rinnovamento della scultura greca nel corso del VII secolo a.C. per influsso delle correnti orientalizzanti. L'atto di portare la mano al petto è all'origine delle attribuzioni del significato dell'opera. Le ipotesi rimontano tre opzioni: una dea, una vestale di un qualche culto della fecondità, l'immagine votiva di un'offerente.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della "Dama di Auxerre" nella scultura dedalica?
- Quali sono le caratteristiche iconografiche della "Dama di Auxerre"?
- Quali materiali e tecniche sono stati utilizzati per la "Dama di Auxerre"?
- Quali sono le possibili interpretazioni del gesto della mano al petto nella "Dama di Auxerre"?
La "Dama di Auxerre" è considerata la scultura più emblematica della plastica dedalica, rappresentando il rinnovamento della scultura greca nel VII secolo a.C. sotto l'influenza delle correnti orientalizzanti.
La statuina femminile è caratterizzata da una forte monumentalità, rigidità frontale, forme geometriche, grandi occhi scavati, naso prominente, bocca sorridente, e un abbigliamento dettagliato con un peplo greco e una mantellina.
La scultura è realizzata in pietra calcarea, utilizzando la tecnica dedalica, tipica del VII secolo a.C., che enfatizza l'astrazione e la monumentalità.
Il gesto della mano al petto ha portato a diverse interpretazioni, tra cui l'ipotesi che rappresenti una dea, una vestale di un culto della fecondità, o l'immagine votiva di un'offerente.