Concetti Chiave
- L'Atleta di Lussino è una celebre statua in bronzo rinvenuta nel 1997 nel mare Adriatico, vicino alla costa croata.
- La scoperta della statua ha suscitato grande interesse poiché rappresenta una delle poche statue greche in bronzo giunte fino a noi dall’antichità.
- La scultura raffigura un atleta, forse un pugile, che impugna uno strigile, utilizzato per rimuovere polvere e sudore dal corpo.
- La statua è realistica, mostrando un corpo muscoloso e capelli intrisi di sudore, e rappresenta l'atleta mentre si deterge dopo la competizione.
- La tecnica di fusione a cera persa ha permesso la creazione di una spazialità innovativa, con parti del corpo fuse separatamente e poi unite.
Indice
Scoperta e restauro dell'atleta di Lussino
Questo celebre bronzo, noto come L’atleta di Lussino, venne rinvenuto per caso nel 1997 nel mare Adriatico. La scultura era incastrata tra le rocce lungo la costa della Croazia e il suo ritrovamento suscitò grande scalpore, poiché restituiva una delle poche statue greche in bronzo giunte dall’antichità. Oggi la possiamo ammirare dopo un lungo e complesso restauro che ha rimosso le incrostazioni che la deturpavano.
Descrizione dettagliata della scultura
Raffigura un atleta, forse un pugile, che impugna con la mano destra lo strigile, raschietto di metallo usato dagli atleti per rimuovere dal corpo polvere e sudore. Era d’abitudine tra gli atleti ungersi il corpo con olio prima degli esercizi o delle competizioni, nella convinzione che questo trattamento aumentasse il vigore fisico. La figura, con il volto di un adolescente, presenta un corpo che ha già sviluppato una possente muscolatura; le ciocche dei capelli appaiono intrise di sudore, accrescendo la verosimiglianza. La statua è collocata su una base bronzea decorata e, pur trattandosi di un atleta vincitore, non è rappresentato nel momento della vittoria ma nel momento in cui, allentata la tensione della gara, si deterge.
Tecnica di fusione e composizione
Con naturalezza discosta dal corpo le braccia: questa maggiore spazialità è resa possibile da una innovativa tecnica di fusione detta «a cera persa». In questo caso arti, testa, torace, bacino, sono stati fusi separatamente e poi saldati tra loro fino a ricomporre l’opera completa.