Concetti Chiave
- L'arte fenicia è caratterizzata da influenze egiziane, mesopotamiche, egee e anatoliche, con una produzione principalmente artigianale e poco originale.
- I Fenici eccellevano nella produzione di stoffe e metalli, con centri di eccellenza a Sidone e Tiro, e utilizzavano tecniche come la granulazione e il tratteggio.
- I santuari fenici comprendevano templi di derivazione egizia, recinti sacri con altari e il tophet con stele e cappelle votive.
- I Fenici erano abili navigatori e commercianti, costruendo imbarcazioni con i cedri del Libano e mantenendo segrete le rotte marittime.
- Hanno sviluppato un alfabeto semplice e veloce, che ha influenzato gli alfabeti ebraico, greco e romano.
Indice
Influenze artistiche fenicie
L'arte fenicia si inquadra in quella siriana, con confluenze egiziane, mesopotamiche, egee e anatoliche; sono scarse le aspirazioni alla grande arte, trattandosi di produzione di livello artigianale. L'arte fenicia si caratterizzò per una carenza di unitarietà e di totale originalità e tranne Cartagine, quasi tutti gli altri siti fenici situati sul mare, si rivelarono più che altro empori adibiti al commercio, quindi poco espressivi di manifestazioni artistiche.
La glittica deriva dallo stile della Mesopotamia, mentre la ceramica mostra una produzione tipicamente egea, ed inoltre i metalli evidenziano una commistione dell'arte mesopotamica e dell'Anatolia.Santuari e artigianato fenicio
Tre furono i tipi di santuari diffusi: il tempio di derivazione egizia, contraddistinto dall'elemento autoctono della doppia colonna libera nel cortile d'ingresso, il recinto sacro contenente l'altare al centro della struttura, e il tophet caratterizzato da stele e cappelle votive. I Fenici si misero in luce per la produzione di stoffe e di tessuti, nei centri di Sidone e Tiro, e nella lavorazione dei metalli. Gli oggetti ritrovati a Byblos sono decorati con la tecnica della granulazione e del tratteggio.
Colonizzazione e commercio fenicio
Probabilmente i Fenici si stanziarono nella parte occidentale dell’isola in età anteriore a quella ellenica (o forse contemporaneamente agli elleni). L’origine di Palermo è fenicia così come quella della non lontana Solunto, di San Pantaleone e della piccola Mozia. Le colonie fenicie erano organizzate come punti di scambi commerciali in relazione alla loro attività principale, quella marittima e mercantile. Con i maestosi cedri del Libano, i fenici costruivano agili imbarcazioni per navigare nel Mediterraneo e così le coste raggiunte sono state attivate nel tempo da porti fiorenti.
Segreti marittimi e leggende
Si racconta che, gelosissimi della loro supremazia sul mare, questo popolo teneva in segreto le rotte da seguire e diffondeva leggende terribili per scoraggiare la concorrenza. Sono stati, infatti, i fenici ad inventare l’esistenza di Scilla e Cariddi: i due mostri che affondavano le navi nello stretto di Messina.
Alfabeto e influenze culturali
L’esigenza di facilitare i rapporti con i popoli più diversi ha spinto probabilmente i fenici ad elaborare una scrittura semplice e veloce: nasce così l’alfabeto della città di Biblo con ventidue segni corrispondenti ai principali suoni della voce umana. Dall’alfabeto fonetico sono derivati quello ebraico, quello greco e quello romano ancora oggi in uso.
Testimonianze archeologiche in Sicilia
Le più importanti testimonianze della presenza fenicio-punica (VIII-VII sec a.C.) nella Sicilia occidentale sono conservate nel Museo archeologico di Palermo, a Solunto e a Mozia, in cui si ritrovano mura e porte fenicie, una necropoli ed un recinto sacro, in cui si sacrificava il primo nato, i cui resti erano poi conservati in un vaso, che veniva interrato accanto ad una stele con raffigurazioni simboliche. A Marsala, l’antica Lilibeo, il Museo archeologico conserva una nave punica, rinvenuta nelle vicine acque, che documenta in modo straordinario le avanzate conoscenze cui erano pervenuti i fenici.
Domande da interrogazione
- Quali influenze caratterizzano l'arte fenicia?
- Quali erano i principali centri di produzione tessile fenicia?
- Come i Fenici proteggevano le loro rotte marittime?
- Qual è l'importanza dell'alfabeto fenicio?
L'arte fenicia è influenzata da stili egiziani, mesopotamici, egei e anatolici, con una produzione prevalentemente artigianale.
I principali centri di produzione tessile fenicia erano Sidone e Tiro, noti per la lavorazione di stoffe e tessuti.
I Fenici proteggevano le loro rotte marittime mantenendole segrete e diffondendo leggende spaventose per scoraggiare la concorrenza.
L'alfabeto fenicio, con ventidue segni, ha facilitato i rapporti commerciali e ha dato origine agli alfabeti ebraico, greco e romano.