Concetti Chiave
- Tiglatpileser fondò la civiltà assira e sottomise Babilonia, facendola diventare un satellite dell'impero assiro.
- I successori di Tiglatpileser espandirono il dominio assiro su Siria, Fenicia, Palestina e Anatolia, culminando con la conquista del Vicino Oriente.
- Sargon II sottomise Israele, mentre Sennacherib distrusse e ricostruì Babilonia, mettendola sotto controllo assiro, espandendo temporaneamente anche in Egitto.
- Assurbanipal, l'ultimo grande re assiro, consolidò il controllo sull'Egitto, amministrato da governatori assiri e nobili locali, sebbene la resistenza egiziana persistesse.
- Assurbanipal fu anche un mecenate, ampliando e abbellendo Ninive, e fondò una vasta biblioteca che raccolse testi letterari dell'epoca.
Indice
L'ascesa della civiltà assira
Il fondatore della civiltà assira fu il re Tiglatpileser (110 a.c circa), che sottomise una parte dell’Anatolia ed entrò come vincitore a Babilonia. Da allora in poi lo Stato babilonese fu per molti secoli satellite di quello assiro. I re babilonesi dovevano versare tributi e molto spesso sul trono furono collocati sovrani imposti dai re assiri, che erano in realtà dei fantocci nelle mani dei loro dominatori. In tal modo, tutta la Mesopotamia fu sotto il potere effettivo di un unico re.
Espansione e conquiste assire
I successori di Tiglatpileser proseguirono una politica di espansione che li vide a poco a poco imporre il loro dominio sulla Siria, la Fenicia e la Palestina. Anche le popolazioni dell’Altopiano Anatolico furono infine debellate. L’accrescimento del potere del regno assiro vide il suo culmine tra l’800 e il 650 a.c grazie a una serie di campagne militari che portarono alla conquista del Vicino Oriente. Il re Sargon II (721-705) sottomise il regno di Israele. Il suo successore Sennacherib distrusse Babilonia, che in seguito fu ricostruita e posta sotto il diretto comando di un governatore assiro; poco dopo egli invase l’Egitto e pose fine, seppure provvisoriamente, al regno dei faraoni. Così per la prima volta nella storia le grandi civiltà dell’Anatolia Orientale si trovarono radunate in un unico organismo statale: il primo esperimento di quell’Impero universale che sarebbe stato tentato in seguito dai Persiani.
Il regno di Assurbanipal
L’ultimo grande re assiro fu Assurbanipal che i Greci chiamavano “Sardanapalo” (668-626 a.c). Assurbanipal fu anzitutto un grande guerriero e un abitante politico: malgrado la resistenza egizia, il suo esercito conquistò Menfi e Tebe e sottomise definitivamente l’Egitto; una parte del territorio fu amministrata direttamente da governatori assiri, un’altra parte fu invece distribuita a nobili locali che governavano una miriade di principati vassalli dell’Assiria. Tuttavia, in Egitto, il desiderio di indipendenza non era ancora spento e di lì a poco avrebbe dato vita all’ultimo periodo di splendore dello Stato egizio.
Assurbanipal e la cultura
Assurbanipal, del resto, fu anche un re mecenate, vale a dire protettore e amico degli artisti: ampliò e abbellì la Capitale Ninive, che divenne nella sua epoca la città più splendida di tutto l’Oriente. Egli dotò la sua reggia anche di un’immensa biblioteca nella quale furono raccolte le tavolette contenenti i testi della letteratura mondiale dell’epoca.
Domande da interrogazione
- Chi fu il fondatore della civiltà assira e quali furono le sue conquiste principali?
- Quali furono le principali conquiste di Assurbanipal durante il suo regno?
- Quale contributo culturale significativo apportò Assurbanipal alla sua capitale?
Il fondatore della civiltà assira fu il re Tiglatpileser, che sottomise una parte dell'Anatolia e conquistò Babilonia, rendendo lo Stato babilonese un satellite di quello assiro.
Assurbanipal conquistò Menfi e Tebe, sottomise definitivamente l'Egitto e amministrò parte del territorio tramite governatori assiri, mentre un'altra parte fu governata da nobili locali.
Assurbanipal ampliò e abbellì Ninive, rendendola la città più splendida dell'Oriente, e creò un'immensa biblioteca nella sua reggia, raccogliendo testi della letteratura mondiale dell'epoca.