Concetti Chiave
- La scrittura nacque per comunicare e trasmettere informazioni, unendo così le persone anche nel 3000 a.C.
- Prima della scrittura, i messaggi venivano recitati a memoria dai messaggeri, limitando l'autenticità e la conservazione delle informazioni.
- Le tavolette scritte rappresentavano una garanzia di autenticità e permettevano la conservazione dei messaggi nel tempo.
- L'amministrazione di templi e palazzi creò i primi archivi di tavolette, migliorando la registrazione delle informazioni.
- Questi archivi sono fondamentali per gli storici moderni, fornendo dati cruciali sulla nascita della città e della scrittura.
Indice
La scrittura come comunicazione
Per noi uomini moderni l'idea di scrittura si associa, con spontanea immediatezza, a quella di “comunicazione”. La scrittura serve a mettere in rapporto gli esseri umani, a rendere accessibili le informazioni, a trasmettere una cultura potenzialmente accessibile a tutti. Essa, in altre parole, serve a unire gli uomini.
La scrittura nel 3000 a.C.
Questo è vero, in parte, anche per il 3000 a.C. Grazie alla scrittura fu possibile trasmettere messaggi a lunga distanza. Prima lo si faceva per mezzo di messaggeri che ripetevano brevi testi a memoria. Ma il messaggio trasmesso per mezzo della tavoletta (nacquero da qui le prime corrispondenze epistolari) aveva un importante requisito in più: conteneva in sé la garanzia dell'autenticità e la possibilità di essere conservato come documento. La scrittura, infatti, vince non solo la distanza, ma anche il tempo.
L'importanza degli archivi storici
L'amministrazione dei templi e dei palazzi diedi infatti vita ai primi archivi di tavolette, dove i testi erano distribuiti e conservati secondo criteri precisi. La memoria dei singoli addetti cedeva il passo a un sistema più obiettivo di registrazione. L'importanza di questi archivi per gli storici moderni è inestimabile: senza di essi sapremmo incomparabilmente meno di questa parte della storia umana che vide la nascita della città e della scrittura.