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Concetti Chiave

  • I fiumi Tigri e Eufrate, con origine in Turchia e Armenia, attraversano l'Iraq per sfociare nel Golfo Persico, formando lo Shatt-el-Arab.
  • La Mesopotamia meridionale, sebbene arida, beneficiava dell'irrigazione dei fiumi, favorendo lo sviluppo agricolo e l'urbanizzazione.
  • La crescita agricola nel neolitico portò a un aumento della popolazione e alla formazione di città complesse con strutture amministrative avanzate.
  • L'uso della scrittura cuneiforme iniziò con pittogrammi per la gestione delle risorse, evolvendosi in un sistema fonetico diffuso nel Vicino Oriente.
  • Gli scribi, esperti nella scrittura cuneiforme, divennero una casta influente, gestendo la documentazione storica e amministrativa delle città.

Indice

  1. Geografia e origine dei fiumi
  2. Clima e agricoltura in Mesopotamia
  3. Sviluppo della civiltà urbana
  4. Urbanizzazione e gerarchia sociale
  5. Ruolo del principe-sacerdote
  6. Urbanizzazione nel Vicino Oriente
  7. Evoluzione della scrittura
  8. Diffusione della scrittura cuneiforme

Geografia e origine dei fiumi

Il Tigri e l’Eufrate sono due fiumi che hanno la sorgente nell’attuale Turchia. L’Eufrate nasce nell’altopiano del Tauro, percorre l’altopiano della Siria e nell’ultimo tratto ai margini del deserto arabico; il Tigre ha origine nei monti dell’Armenia e scorre fra le colline che scendono dall’altopiano iranico.

I due fiumi scorrono vicini percorrendo l’attuale Iraq e sfociano nel Golfo Persico. Oggi il Tigri e l’Eufrate sfociano l’uno nell’altro e formano lo Shatt-el-Arab. Fra questi due fiumi si trova la Mesopotamia, il cui nome viene dal greco e vuol dire appunto “in mezzo ai fiumi”.

Clima e agricoltura in Mesopotamia

La Mesopotamia meridionale è una terra molto arida, ma fertilizzata dalla presenza dei fumi. I due terzi dell’anno non piove, tuttavia in inverno le piogge sono molto violente, e in primavera, il Tigri e l’Eufrate rischiano di straripare a causa dello scioglimento delle nevi delle lontane catene montuose.

Sviluppo della civiltà urbana

Per favorire lo sviluppo agricolo bisognava creare dei canali d’irrigazione che trasportassero l’acqua dei fumi, ma occorreva un grande lavoro di manodopera, che poteva affrontare solo una società complessa e articolata. Queste condizioni si verificarono nella Mesopotamia meridionale, verso la metà del IV millennio a.C. Iniziò, così, un processo che portò ad una nuova civiltà in pochi secoli, la civiltà urbana, nella quale viviamo ancora oggi.

Urbanizzazione e gerarchia sociale

Nel neolitico della Mesopotamia, la popolazione aumentava grazie allo sviluppo agricolo. La popolazione si dedicava all’agricoltura o a lavori che servissero alla comunità, come la produzione di metalli. Alcuni villaggi si ingrandirono e assunsero strutture più complesse, in cui c’erano funzionari a cui erano assegnati diversi compiti, come i lavori d’irrigazione e alla costruzione di palazzi: nacque così la città. Intorno alla città principale, c’erano dei centri minori, dove i contadini producevano il cibo per il centro principale.

Ruolo del principe-sacerdote

Gli archeologi hanno trovato, nelle zone centrali delle più antiche civiltà mesopotamiche, un edificio più grandi degli altri, quindi, molto probabilmente, più importante, intorno al quale si trovavano magazzini, officine, forni per il pane. Su alcune lastre di pietra, è testimoniata la presenza del principe-sacerdote, che distribuiva il lavoro in comunità. Le ricchezze continuavano ad aumentare, e per proteggerle c’era bisogno di un comando militare e dell’uso della forza. Infatti, grazie all’uso della forza, un condottiero, proclamandosi servitore degli dei e protettore della città, poteva farsi riconoscere prima governatore e poi come re.

Urbanizzazione nel Vicino Oriente

Nel frattempo, l’urbanizzazione si sviluppò anche nel Vicino Oriente, ma no ebbe fortuna dappertutto, infatti, molte città tornarono villaggi a causa dell’insufficiente produzione agricola o in conseguenza di una guerra perduta. Le città avevano un maggiore sviluppo economico a differenza dei villaggi, questo permetteva anche una maggiore forza in campo militare.

Evoluzione della scrittura

Per gestire l’amministrazione, serviva un sistema di scrittura. Per alcuni secoli si usarono i “gettoni di conto”, contrassegni incisi con pittogrammi che venivano fissati sulle porte dei magazzini o sui contenitori in cui erano stivate le derrate alimentari. Questi gettoni erano posti all’interno di “Buste”, anch’esse di argilla. Il passaggio alla scrittura ebbe luogo quando attraverso i segni grafici si cercò di indicare non solo oggetti, ma tutti i concetti e i suoni del parlato.

Diffusione della scrittura cuneiforme

Dopo i pittogrammi nacquero gli ideogrammi, chiamati anche “scrittura cuneiforme” per i suoi segni a forma di cuneo. Il passaggio decisivi si ebbe quando tramite i segni si esprimevano non solo i concetti, ma anche il suono delle parole. Quindi, dagli ideogrammi si passò ai segni con valore fonetico: ogni segno corrispondeva ad una sillaba. La scrittura cuneiforme si diffuse presto tra i popoli del Vicino Oriente per oltre due millenni per trascrivere lingue molto diverse. Secoli dopo, la scrittura venne usata anche per redigere atti di compravendita. Nei palazzi del potere e nei templi vennero costruiti degli archivi che raccontavano la storia della città. Gli scribi, coloro che conoscevano la difficile tecnica della scrittura, divennero una casta potente nella società cittadina.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del nome "Mesopotamia"?
  2. Il nome "Mesopotamia" deriva dal greco e significa "in mezzo ai fiumi", riferendosi alla posizione tra il Tigri e l'Eufrate.

  3. Quali erano le condizioni climatiche della Mesopotamia meridionale?
  4. La Mesopotamia meridionale era una terra arida, con piogge violente in inverno e rischi di straripamento dei fiumi in primavera a causa dello scioglimento delle nevi.

  5. Come si sviluppò l'agricoltura nella Mesopotamia?
  6. L'agricoltura si sviluppò grazie alla creazione di canali d'irrigazione, un compito che richiedeva una società complessa e articolata.

  7. Qual era il ruolo del principe-sacerdote nelle antiche civiltà mesopotamiche?
  8. Il principe-sacerdote distribuiva il lavoro nella comunità e aveva un ruolo centrale nella gestione delle risorse e della forza militare.

  9. Come si è evoluta la scrittura nella Mesopotamia?
  10. La scrittura si è evoluta dai pittogrammi agli ideogrammi, fino alla scrittura cuneiforme, che esprimeva suoni e concetti, e fu usata per oltre due millenni.

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