GemmaFerla
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Concetti Chiave

  • I gettoni di conto nel neolitico erano strumenti per rappresentare quantità di merci, fondamentali per la nascita delle città.
  • Dal 3.100 a.C., i gettoni venivano impressi su tavolette di argilla, evolvendo poi in pittogrammi, che associavano segni grafici a idee.
  • Nel 3.000 a.C., la scrittura evolse in fonogrammi, riducendo il numero di segni necessari e associando segni a suoni.
  • La Mesopotamia, situata tra i fiumi Tigri ed Eufrate, aveva un regime idrico instabile che richiedeva ingegnose tecniche di irrigazione.
  • I popoli mesopotamici svilupparono irrigazione a solco con canali e chiuse e irrigazione a bacino per stabilizzare l'acqua.

Indice

  1. Strumenti del neolitico
  2. Evoluzione della scrittura
  3. Mesopotamia e gestione delle acque

Strumenti del neolitico

Nel neolitico venivano utilizzati degli strumenti che gli storici hanno chiamato “gettoni di conto”. Essi erano manufatti che indicavano una precisa quantità di una certe merce. Venivano utilizzati sopratutto quando stavano nascendo le città. Sulla superficie esterna della busta, quando la terracotta era ancora fresca, si imprimevano le forme dei gettoni di conto, allo scopo di renderne noto il contenuto.

Evoluzione della scrittura

Dal 3.100 a.

C. si usavano delle tavolette sulle quali venivano impressi i gettoni di conto. I segni utilizzati per ricrearli vengono riprodotti sulla tavoletta mediante uno stilo (bastoncino). Con il passare del tempo il modo per realizzare questi segni si è modificato passando a segni più stilizzati e semplici.

Questo modo di rappresentazione associa un segno grafico ad un’idea: nasce il pittogramma, poco pratico a causa della grande quantità di segni necessari (es. segno di due onde = mare)

Nel 3.000 a. C. passaggio dal pittogramma al fonogramma, in cui ad un segno corrisponde un suono. Con questo tipo di scrittura si ebbero grandi vantaggi poiché il numero di segni necessari si ridusse notevolmente (es. segno di una corona+ segno di due onde = remare)

Mesopotamia e gestione delle acque

Il nome Mesopotamia indica la zona situata tra due fiumi, il Tigri e l’Eufrate. Al tempo dei Sumeri il regime delle loro acque era molto instabile, con straripamenti improvvisi. Le condizioni ambientali non erano quindi favorevoli per l’agricoltura e allora gli uomini dovettero imparare e regolamentare le acque.

I popoli mesopotamici crearono due metodi:

- irrigazione a solco → canali regolati da chiuse

- irrigazione a bacino → l’acqua rimaneva stabile nella depressione

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