Concetti Chiave
- L'area della Mesopotamia, tra i fiumi Tigri ed Eufrate, ospitava villaggi neolitici con economie semplici basate su piccole comunità familiari.
- Tra il 3500 e il 3000 a.C., nuove tecniche di raccolta delle acque incrementarono la produzione agricola e favorirono la crescita demografica.
- L'eccesso di prodotti agricoli permise la specializzazione del lavoro, portando allo sviluppo di allevamento, artigianato, metalli e commercio.
- La specializzazione del lavoro causò una divisione sociale, con una differenziazione tra contadini e nuovi gruppi di mercanti e funzionari.
- I villaggi si trasformarono in città, con la costruzione di templi e palazzi che divennero centri di potere e amministrazione, segnando la rivoluzione urbana.
Indice
La Mesopotamia e le sue origini
Gli antichi Greci chiamavano Mesopotamia l'area dell'attuale Iraq, compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate. I villaggi durante il Neolitico erano piccole comunità formate da varie famiglie, che vivevano di un'economia semplice.
Innovazioni agricole e crescita demografica
Tra il 3500 e il 3000 a.C. le comunità sperimentarono nuove tecniche per la raccolta delle acque come lo scavo di pozzi e canali. Ciò portò un forte aumento della produzione agricola. Questo aspetto favorì la crescita della popolazione e rese necessario il passaggio a forme organizzative più complesse. Con la sovrabbondanza di prodotti agricoli non era più necessario che tutti lavorassero la terra, così alcuni membri della comunità iniziarono a specializzarsi. Pian piano, dunque, si svilupparono l'allevamento, l'arboricoltura, l'artigianato, la lavorazione dei metalli e il commercio.
Specializzazione del lavoro e differenziazione sociale
Con la specializzazione del lavoro le mansioni si diversificarono e si rese, quindi, necessaria una prima divisione del lavoro tra i membri delle comunità. Chi sapeva svolgere mansioni specializzate veniva a costruire la manodopera più richiesta e meglio retribuita. Così, dalle condizioni di uguaglianza, si creò la differenziazione sociale. Alle semplici case delle famiglie contadine si aggiunsero le grandi case delle famiglie dei mercanti, dei ricchi produttori, dei funzionari, degli uomini di legge, degli architetti. Botteghe, magazzini, laboratori artigianali erano inizialmente autonomi o legati alle case, poi furono costruiti all'interno dei templi e dei palazzi reali, che divennero in questo modo i centri di potere e di amministrazione. Gli antichi villaggi divennero vere e proprie città. Questa progressiva evoluzione è chiamata "rivoluzione urbana".