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Concetti Chiave

  • Sparta, fondata dai Dori nel X secolo a.C., conquistò la Messenia tra l'VIII e il VI secolo a.C., riducendo i suoi abitanti in schiavitù.
  • La società spartana era strutturata in modo piramidale con gli spartiati al vertice, seguiti dai perieci e dagli iloti privi di diritti politici.
  • Gli spartiati, guerrieri discendenti dai Dori, godevano di pieni diritti politici e partecipavano attivamente alla vita politica e religiosa.
  • L'organizzazione politica spartana, attribuita a Licurgo, prevedeva una diarchia con due re e l'assemblea popolare, l'Apèlla, composta da spartiati maschi con più di trent'anni.
  • La Gerusia, il consiglio degli anziani composto da re e aristocratici, svolgeva un ruolo chiave nel governo insieme ai cinque magistrati, gli èfori.

Indice

  1. Fondazione e conquista di Sparta
  2. Struttura sociale spartana
  3. Organizzazione politica di Sparta

Fondazione e conquista di Sparta

Sparta fu una città greca della Laconia (circa a 40 km dal mare), fondata dai Dori nel X secolo a.C sulle rovine della rocca di Lacedèmone (per questo motivo i suoi abitanti vengono anche chiamati lacedèmoni).

In circa due secoli, inoltre, tra VIII e il VI secolo a.C, la città riuscì a conquistare la Messenia e a sottomettere i suoi abitanti, che da quel momento divennero schiavi.

Struttura sociale spartana

La società spartana è una società piramidale, al cui vertice vi sono gli spartiati (circa 15 000 guerrieri discendenti dai Dori conquistatori): amavano definirsi “uguali”, godevano di tutti i diritti politici, dovevano prestare servizio militare e dovevano partecipare alla vita politica e religiosa.

Sotto gli spartiati vi erano i perieci, gli “abitanti dei dintroni”, (circa 50 000, alcuni storici sostengano siano discendenti dei dori di umile origine, altri che siano delle comunità indigene che vivenao al di fuori della città); erano liber, ma non avevano diritti politici e vivevano di commercio, agricoltura e artigianato.

Infine cerano gli Iloti (erano tra i 140 000 e i 200 000 abitanti ed erano i popoli della Messenia): erano privi di qualsiasi diritto politico, erano schiavi che appartenevano alla poleis.

Organizzazione politica di Sparta

L’organizzazione politica di sparta viene attribuita a Licurgo, che nella seconda metà del VII secolo a.C pubblicò una costituzione, la Rhetra.

Sparte era una diarchia, ovvero governavano due re che si tramandavano il potere per via ereditari, in seguito, con l’aggiunta di nuove istituzioni si giunse alla costituzione: la Rhetra prevedeva che solo gli spartiati avevano diritti politici e venne aggiunta anche la Apèllea, ovvero l’assemblea popolare formata da tutti gli spartiati maschi con più di trent’anni.

Una volta al mese l’assemblea si riuniva per approvare le leggi, scegliere il capo dell’esercito, dichiarare guerra e per eleggere i magistrati.

I magistrati, detti èfori, erano cinque e il loro presidente era detto èponimo.

Oltre all’Appèlla c’era la Gerusia, il consiglio degli anziani: facevano parte di questa assemblea i due re, i primogeniti delle famiglie più importanti della poleis e 28 aristocratici detti geronti.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la struttura sociale di Sparta?
  2. La società spartana era piramidale, con gli spartiati al vertice, seguiti dai perieci e infine dagli iloti, che erano schiavi senza diritti politici.

  3. Chi era responsabile dell'organizzazione politica di Sparta?
  4. L'organizzazione politica di Sparta è attribuita a Licurgo, che pubblicò la costituzione chiamata Rhetra nella seconda metà del VII secolo a.C.

  5. Quali erano le principali istituzioni politiche di Sparta?
  6. Le principali istituzioni politiche di Sparta includevano la diarchia con due re, l'assemblea popolare chiamata Apèlla, i magistrati detti èfori, e la Gerusia, il consiglio degli anziani.

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