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Concetti Chiave

  • Dopo la morte di Dario, Serse, suo figlio, prese il comando e preparò un esercito imponente per continuare le conquiste persiane.
  • Atene si preparò con una flotta di cento triremi e creò difese strategiche a Corinto e alle Termopili.
  • Le poleis greche si unirono in una lega a Corinto per affrontare la minaccia persiana, promuovendo la collaborazione tra di loro.
  • La battaglia delle Termopili fu un sacrificio eroico dei Greci per permettere l'evacuazione di Atene, che fu poi distrutta dai Persiani.
  • La vittoria ateniese nella battaglia navale di Salamina dimostrò la superiorità strategica greca, portando a una successiva tregua e infine alla sconfitta persiana nel 479 a.C.

Indice

  1. La preparazione di Serse
  2. La reazione di Atene
  3. La battaglia delle Termopili
  4. La vittoria di Atene
  5. Motivazioni dei Greci

La preparazione di Serse

Tra la prima guerra persiana e la seconda ci fu un periodo di tregua lungo circa dieci anni.

Dario morì nel 484 a.C., spettò al successore, suo figlio Serse, l'incarico di continuare le imprese compiute dal padre.

Non perse tempo a preparare un esercito che doveva al 100% garantirgli la vittoria.

Questo esercito era composto da duecentomila uomini e una flotta di 1200 navi.

La reazione di Atene

Atene reagì con una flotta di cento triremi e costituì due linee difensive: una nei pressi di Corinto, e una presso le Termopili; Temistocle, il capo del partito democratico voleva infatti che la Grecia continuasse ad avere il dominio sul mare.

Le poleis greche, non appena seppero delle intenzioni di Serse, si incontrarono tutte a Corinto per unirsi in una lega per affrontare il nemico.

Ciò fece sì che tra le poleis ci fosse più collaborazione e meno particolarismo politico.

La battaglia delle Termopili

Non appena Serse giunse alle Termopili, l'unica via di accesso all'Attica, ebbe la meglio sui Greci, i cui soldati si sacrificarono in modo eroico per far sì che gli abitanti di Atene evacuassero sulle isole di Salamina e di Egina.

La vittoria di Atene

I persiani non ebbero difficoltà a sorpassare le Termopili e distrussero Atene, ma prima di procedere verso la penisola del Peloponneso, Serse decise di attaccare la flotta ateniese.

Questa battaglia si concluse con la vittoria di Atene, perché Serse, in un braccio stretto di mare, ebbe difficoltà a gestire una flotta così numerosa.

Ci fu nuovamente un periodo di tregua, e gli scontri ripresero nella primavera del 479 a.C., ma i Persiani furono nuovamente sconfitti.

Motivazioni dei Greci

I motivi per il quale i Greci avevano spesso la meglio sui Persiani erano il fatto che i Greci combattevano "con il cuore", perché sapevano di combattere per la loro libertà e la loro indipendenza, mentre i Persiani erano soldati mercenari, combattevano solo per ricevere uno stipendio oppure perché lo obbligava il Gran Re.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali azioni intraprese da Serse nella seconda guerra persiana?
  2. Serse preparò un grande esercito di duecentomila uomini e una flotta di 1200 navi per garantire la vittoria, attaccò le Termopili e distrusse Atene, ma fu sconfitto nella battaglia navale contro la flotta ateniese.

  3. Come reagirono le poleis greche di fronte alla minaccia persiana?
  4. Le poleis greche si unirono in una lega a Corinto per affrontare il nemico, mostrando più collaborazione e meno particolarismo politico, e costituirono linee difensive strategiche.

  5. Quali furono i fattori che portarono alla vittoria dei Greci sui Persiani?
  6. I Greci combattevano con il cuore per la loro libertà e indipendenza, mentre i Persiani erano mercenari che combattevano per uno stipendio o per obbligo, il che diede ai Greci un vantaggio morale.

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