Concetti Chiave
- Gli apologisti erano scrittori cristiani dei secoli II e III che difendevano il cristianesimo con strumenti filosofici contro le critiche di plebi, stato romano e scrittori pagani.
- Figure come Celso e Luciano di Samosata furono tra i principali avversari del cristianesimo dell'epoca, criticandolo attraverso opere letterarie.
- Le opere degli apologisti erano spesso indirizzate a imperatori, senato e popolo romano, cercando di convincere i non credenti a cambiare atteggiamento.
- Apologisti come Giustino e Atenagora cercarono di dimostrare che il cristianesimo rispondeva a questioni irrisolte dalla filosofia greca, definendolo la "vera filosofia".
- Essi sostenevano una concordanza tra rivelazione cristiana e filosofia greca, vedendo il cristianesimo come un completamento del pensiero greco.
Indice
Origine e ruolo degli apologisti
Gli apologisti, termine che deriva dal greco e significa difensori, sono gli scrittori cristiani vissuti fra i secoli secondo e terzo che con gli strumenti della filosofia condussero una sistematica difesa del cristianesimo,oggetto di odio da parte delle plebi, di persecuzione da parte dello stato romano e di attacchi da parte degli scrittori pagani.
Avversari del cristianesimo
Tra coloro che più avversarono il cristianesimo ricordiamo il filosofo greco Celso (secolo secondo d.C.), di indirizzo platonico, che scrisse La vera dottrina e Luciano di Samosata(120-180 d.C.),scrittore greco autore, tra l'altro,del romanzo Lucio e l'asino.
Opere e obiettivi degli apologisti
Gli apologisti scrissero in greco cercando di giustificare in termini razionali la fede nel Dio cristiano e indirizzarono le loro apologie contro i Giudei e i pagani, gli avversari del cristianesimo.
Le loro opere hanno, in alcuni casi, la forma di un appello all'imperatore, in altri di appello al senato e al popolo romano, in altri ancora di esortazioni ai non credenti perché cambino atteggiamento.
Fra di loro ricordiamo il palestinese Giustino che morì martire a Roma nel 165 e l'ateniese Atenagora, autore di una supplica per i cristiani.Importanti sono anche le opere di Atenagora e di Tertulliano.
Contributo degli apologisti greci
Secondo gli apologisti greci, il cristianesimo era in grado di dare una risposta anche a quei problemi che il pensiero greco non era stato capace di risolvere.
Il cristianesimo è pertanto la "vera filosofia", l'espressione intera e perfetta di quella verità che i filosofi greci hanno cercato, ma solo parzialmente trovato.
Ciò equivale ad affermare la sostanziale concordanza fra "rivelazione" e filosofia, ponendo tra il cristianesimo e il pensiero greco un rapporto di continuità e al tempo stesso di completamento.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo principale degli apologisti cristiani nei secoli secondo e terzo?
- Chi erano alcuni dei principali avversari del cristianesimo menzionati nel testo?
- In che modo gli apologisti greci vedevano il cristianesimo in relazione alla filosofia greca?
Gli apologisti erano scrittori cristiani che difendevano sistematicamente il cristianesimo utilizzando la filosofia, rispondendo agli attacchi delle plebi, dello stato romano e degli scrittori pagani.
Tra i principali avversari del cristianesimo vi erano il filosofo greco Celso, di indirizzo platonico, e Luciano di Samosata, scrittore greco.
Gli apologisti greci consideravano il cristianesimo come la "vera filosofia", capace di risolvere problemi che il pensiero greco non aveva risolto, affermando una continuità e un completamento tra rivelazione cristiana e filosofia greca.