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Concetti Chiave

  • Le città ellenistiche si differenziavano dalle polis classiche per l'assenza di un'acropoli e una piazza prevalentemente commerciale collegata al porto.
  • Queste città erano cosmopolite e multietniche, con quartieri distinti per diverse etnie, a differenza delle polis che vantavano un'identità più autoctona.
  • I collegamenti tra le città ellenistiche non erano solo commerciali, ma anche culturali, favorendo la migrazione per motivi scientifici e culturali.
  • Politicamente, le città avevano un ruolo amministrativo sotto un'autorità centrale, con la capitale che ospitava la corte reale e la classe dirigente greco-macedone.
  • I sovrani ellenistici promuovevano la fondazione di nuove città per diffondere la cultura greco-macedone e semplificare l'amministrazione.

Indice

  1. Evoluzione delle città ellenistiche
  2. Struttura sociale e culturale
  3. Ruolo politico e amministrativo

Evoluzione delle città ellenistiche

Un’istituzione di importante rilievo in questo periodo storico fu indubbiamente quella delle città, le quali vennero fondate sempre più numerosi sia sui resti di antichi villaggi sia in località deserte e disabitate. La città ellenistica si configura però in maniera totalmente diversa rispetto alla polis di età classica. Prima di tutto da un punto di vista urbanistico, secondo lo schema analizzato da Ippodamo di Mileto, la “nuova” città era totalmente sprovvista di un’acropoli che solitamente fungeva da centro religioso e al posto di un agorà, centro invece politico, vi era una piazza con un ruolo per lo più commerciale, tanto da essere spesso collegata direttamente col porto. Il ruolo della piazza muta dunque e da luogo “degli uguali”, diventa luogo degli “ugualmente sottomessi”.

Struttura sociale e culturale

Se si vuole però analizzare la città di nuova fondazione da un punto di vista sociale bisogna tenere conto del miscuglio di genti che la abitava: per questo motivo essa era divisa in quartieri distinti corrispondenti ad etnie diverse. In questo la città differisce straordinariamente da una polis come quella dell’Atene del V secolo, la quale vantava la propria autoctonia, tanto da concedere diritti inferiori perfino ai cittadini stranieri, ai meteci. Si può quindi dire che la “nuova città” è cosmopolita, poliglotta, multirazziale in quanto fa esperienza di una mescolanza attiva di varie genti (si parla di sincretismo).

Nascono poi anche collegamenti tra le varie città interessanti non solo da un punto di vista commerciale, ma anche culturale. Molti infatti erano i “migranti” per ragioni scientifiche, i quali per esempio si spostavano anche spinti solo dall'idea di poter consultare i volumi delle biblioteche.

Ruolo politico e amministrativo

Da un punto di vista politico, la funzione della polis assumeva rilievo per lo più da un punto di vista amministrativo, poiché rispondeva ad un organo più grande (a differenza delle poleis classiche). In particolare nella capitale vi era anche la sede della corte con tutti gli edifici reali. Essa era abitata per lo più dalla classe dirigente e qui, bisogna intendere gente di stirpe greco-macedone.

I sovrani cercano di incentivare la fondazione di città per motivi di propaganda di immagine, per l’estendersi della cultura greco - macedone e per una facilità amministrativa.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali differenze urbanistiche tra le città ellenistiche e le poleis classiche?
  2. Le città ellenistiche, a differenza delle poleis classiche, erano sprovviste di un'acropoli e avevano una piazza con un ruolo principalmente commerciale, spesso collegata al porto, invece di un'agorà politica.

  3. Come si caratterizza la composizione sociale delle città ellenistiche?
  4. Le città ellenistiche erano cosmopolite e multirazziali, con quartieri distinti per diverse etnie, a differenza delle poleis classiche come Atene, che vantavano l'autoctonia e concedevano diritti inferiori ai meteci.

  5. Qual era il ruolo politico delle città ellenistiche rispetto alle poleis classiche?
  6. Politicamente, le città ellenistiche avevano un ruolo amministrativo e rispondevano a un organo più grande, con la capitale che ospitava la corte e gli edifici reali, abitata principalmente dalla classe dirigente greco-macedone.

Domande e risposte

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