Concetti Chiave
- I municipi romani furono organizzati con una struttura istituzionale omogenea, guidati da quattro magistrati chiamati quattuorviri.
- Il processo di municipalizzazione unificò il sistema istituzionale in Italia, estendendo la cittadinanza romana e promuovendo il latino come lingua ufficiale.
- La centuriazione fu un processo fondamentale per definire i confini e le partizioni tra municipi, influenzando profondamente il paesaggio italiano.
- Il passaggio da insediamenti villaggi a strutture urbane fu necessario per consentire il funzionamento delle nuove istituzioni municipali.
- L'evoluzione municipale si protrasse fino al periodo di Augusto, coinvolgendo molteplici fattori e modifiche significative nel territorio.
Indice
Organizzazione istituzionale dei municipi
I municipi che furono istituiti ora ebbero tutti un’organizzazione istituzionale omogenea, che appiattiva tutte le varietà istituzionali locali avute sino ad allora dai vari tipi di città; dunque, a guidare le nuove città erano quattuorviri, cioè quattro magistrati, due con funzioni legate all’applicazione della giustizia (Iure dicundo, che viene da dicendo, che “dettavano” la giustizia), due che agivano come censori, questori, edili e che entravano a far parte della Curia cittadina (il Senato locale, coniato sul Senato di Roma) ed infine un’assemblea cittadina, che aveva le stesse funzioni di quella tributa e centuriata romana.
Diffusione della lingua latina
La municipalizzazione rese omogeneo il quadro istituzionale in tutta Italia, rese tutti cittadini romani e soprattutto diffuse la lingua latina come lingua ufficiale di ogni municipio; a Perugia, come nel mondo etrusco in generale, dove l’etrusco era una lingua molto forte in quanto espressione identitaria del popolo etrusco (che si sentiva superiore persino a Roma stessa), il latino arcaico comincia a sostituire l’etrusco dal I secolo a.C.
Processo di centuriazione in Italia
Il processo di centuriazione (che già avveniva nella colonizzazione latina e romana) fu esteso in tutta Italia, perché ovunque era necessario creare le basi censitarie per la nuova popolazione romana su e con sistemi identici a quelli censitari romani: laddove fu creato un municipio, la terra intorno fu centuriata, il processo non era semplice: si trattava di delimitare confini e partizioni tra municipi diversi, un processo che per queste ragioni si protrae sino ad Augusto, dall’88 a.C. sino alla fine del secolo, perché implicò una serie di fattori e importanti questioni che cambiarono di nuovo il volto dell’Italia; in molte località guidate da socii, infatti, non c’erano ancora città vere e proprie, ma villaggi, l’insediamento più frequente all’epoca, mentre gli abitanti che ora dovevano votare in assemblea, eleggere i propri magistrati avevano bisogno di strutture urbane, dove questi organi istituzionali potessero funzionare (elezioni, riunioni della Curia, dell’assemblea popolare, etc.).
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale della municipalizzazione in Italia?
- Quali erano le funzioni dei quattuorviri nelle nuove città?
- Come influì la municipalizzazione sulla lingua e cultura etrusca?
L'obiettivo principale della municipalizzazione era creare un'organizzazione istituzionale omogenea in tutta Italia, rendendo tutti cittadini romani e diffondendo la lingua latina come lingua ufficiale.
I quattuorviri erano quattro magistrati che guidavano le nuove città: due con funzioni legate all'applicazione della giustizia e due che agivano come censori, questori, edili e facevano parte della Curia cittadina.
La municipalizzazione portò alla diffusione del latino arcaico, che iniziò a sostituire l'etrusco, una lingua molto forte e identitaria per il popolo etrusco, a partire dal I secolo a.C.