Concetti Chiave
- La Repubblica romana instaurò un sistema di potere dominato dai Patrizi, escludendo i Plebei dai ruoli di comando.
- I matrimoni tra Patrizi e Plebei erano vietati per mantenere il privilegio aristocratico.
- Un gruppo di Plebei raggiunse il benessere economico e iniziò a richiedere l'accesso al potere politico, alleandosi con la plebe povera.
- Molti contadini plebei persero le loro terre a causa delle leggi sui prestiti (Nexum), alimentando le tensioni sociali.
- L'accaparramento dell'Agro Pubblico da parte degli aristocratici portò a proteste da parte dei Plebei che chiedevano una distribuzione più equa delle terre.
Patrizi → (da patres) – nobili
Plebei → (da plebes) – plebe
Indice
Il monopolio dei patrizi
Con l’instaurazione della Repubblica, l’Aristocrazia riservò per sé tutte le leve del potere: monopolio dei Patrizi, i quali tutelavano il loro privilegio con il divieto dei matrimoni misti tra Patrizi e Plebei.
La plebe benestante e le richieste di potere
Lo sviluppo delle attività economiche consentì a diversi plebei di raggiungere un certo benessere economico, quindi si arricchirono notevolmente.
Questa plebe benestante chiese di partecipare all’esercizio del potere per incrinare il monopolio dei Patrizi e trovò un alleato nella massa della plebe povera (formata da contadini liberi). Per questi ultimi, se il raccolto andava male, essi dovevano chiedere prestiti in denaro o di altri beni. Se non riuscivano a restituire il prestito scattava la “norma giuridica”, che definiva i rapporti tra un creditore e un debitore (Nexum) e molti contadini perdono le loro terre:
La distribuzione delle terre e i contrasti politici
La tradizione racconta che nella prima età monarchica, il territorio di Roma, l’Agro Romano venne distribuito a tutti i cittadini in appezzamenti di due iugeri, equivalenti a 250 mq.
Nei secoli seguenti gran parte della terra coltivabile divenne proprietà privata delle famiglie aristocratiche.
I contrasti politici e le proteste dei plebei sorsero per come veniva suddiviso l’Agro Pubblico del popolo romano. Gli Aristocratici si accaparrarono infatti la maggior parte dell’Agro Pubblico di Roma e lo utilizzarono sempre più come casa propria; i Plebei chiedevano invece la distribuzione di queste terre a chi ne aveva bisogno.