Concetti Chiave
- I Romani intraprendevano viaggi lunghi e frequenti, utilizzando mappe e guide simili a quelle moderne.
- I mezzi di trasporto variavano da cavalli e veicoli trainati a navi commerciali, con opzioni di lusso per i più ricchi.
- Le stazioni di sosta come mansiones erano poco attrezzate e utilizzate principalmente dai viaggiatori poveri, mentre i più ricchi si affidavano a ospitalità privata.
- La villeggiatura era una pratica comune tra i Romani, con destinazioni estive e invernali come Campania e Taranto.
- Viaggiare in Grecia era un rito per i giovani di buona famiglia per completare la loro istruzione, seguendo l'esempio di figure come Ottavio.
Indice
Viaggi e mezzi di trasporto romani
Per quanto i viaggi non fossero mai stati di facile attuazione, i Romani non hanno esitato a compiere frequenti e lunghi spostamenti. All’epoca esistevano già delle carte geografiche e dei manuali assimilabili alle guide moderne.
Si viaggiava a cavallo, con un veicolo portatile (sella gestatoria), con veicoli trainati, per via marittima
Le portantine erano attrezzate in modo tale che la persona trasportata, distesa su dei cuscini, potesse scrivere.
Esse erano portate da robusti schiavi e durante l’ Impero anche da liberti o da persone povere. Come i cavalli anche le portantine potevano essere prese in affitto. I veicoli potevano essere trainati da due op quattro cavalli, essere a due o a quattro ruote. Per un viaggio via mare ci si poteva rivolgere ad una nave commerciale a meno che la persona non fosse abbastanza ricca da possedere un’ imbarcazione personale (triremis lusoria)Sistemazioni e ospitalità durante i viaggi
Per le tappe esistevano dei punti di sosta, chiamati mansiones o caupones, ma non erano ben attrezzate ed in genere erano utilizzate solo dai viaggiatori più poveri. I più ricchi si facevano ospitare da amici (jus ospiti, hospitium), oppure passavano la notte all’interno del veicolo o sotto una tenda. I personaggi che ricoprivano incarichi ufficiali e quindi di prestigio disponevano di punti di sosta e di ristoro appositamente attrezzati per loro gestiti dai parochi, (fornitori, pagati dallo Stato per provvedere al vitto e alloggio dei magistrati in viaggio)
Villeggiatura e mete preferite dei romani
I Romani conoscevano la villeggiatura estiva ed i più ricchi praticavano anche quella invernale. Molti possedevano la loro villa personale in Campania, in mezzo ad una proprietà che si estendeva a perdita d’ occhio, con possibilità di praticare la caccia e la pesca.
D’estate le mete preferite erano i Monti Albani ed i laghi della zona, oppure Tibur (odierna Tivoli) o Tusculum. D’inverno la città più gettonata era Taranto. Le città della costa campana (Cuma, Baia, Hercolanum, Pompei, ecc.) erano frequentate tutto l’anno per il clima e per le bellezze naturali.
Viaggi culturali e destinazioni lontane
I Romani prediligevano anche alcuni paesi lontani, soprattutto la Grecia. Il viaggio in Grecia era una regola per i giovani di buona estrazione sociale: compiuti 18 anni, si recavano in Grecia (Rodi o Atene) per completare i propri studi. Sappiamo, per esempio, che Ottavio completò i suoi studi ad Apollonia, nell’ Illiria.
Domande da interrogazione
- Quali erano i mezzi di trasporto utilizzati dai Romani per viaggiare?
- Dove si fermavano i viaggiatori romani durante i loro spostamenti?
- Quali erano le destinazioni preferite dai Romani per la villeggiatura?
I Romani viaggiavano a cavallo, con veicoli portatili come la sella gestatoria, con veicoli trainati, e per via marittima. Le portantine, che potevano essere affittate come i cavalli, erano portate da schiavi o persone povere.
I viaggiatori più poveri si fermavano in punti di sosta chiamati mansiones o caupones, mentre i più ricchi si facevano ospitare da amici o passavano la notte nel veicolo o sotto una tenda. I personaggi ufficiali avevano punti di sosta gestiti dai parochi.
D'estate, i Romani preferivano i Monti Albani, i laghi della zona, Tibur o Tusculum, mentre d'inverno la città più gettonata era Taranto. Le città della costa campana erano frequentate tutto l'anno. I Romani apprezzavano anche viaggiare in Grecia per completare gli studi.