Concetti Chiave
- Il tempo libero dei Romani includeva attività come la caccia, i bagni termali e il gioco d'azzardo, con una predilezione per i giochi fisici e sportivi.
- Luoghi di socializzazione erano i giardini e le cauponae, dove i Romani si intrattenevano con amici e trovavano spesso compagnia per giocare.
- I giochi d'azzardo, sebbene proibiti, erano tollerati durante i Saturnalia e includevano la morra, i dadi e giochi da tavolo come la tabula lusoria.
- La caccia e la pesca erano passatempi frequenti, con la caccia che evolveva in un esercizio fisico e la pesca praticata sia amatorialmente che professionalmente.
- I ludi, spettacoli pubblici organizzati dallo Stato, erano il principale intrattenimento, comprendendo rappresentazioni teatrali, gare nei circhi e spettacoli di gladiatori.
Divertimenti quotidiani dei romani
Un'antica epigrafe romana riporta la frase seguente che indica i principali divertimenti dei Romani: “venari, lavari, ludere, ridere: occest vivere” (= andare a caccia, fare il bagno, giocare, ridere: questo è vivere). Infatti, i giovani passavano il loro tempo libero alle terme, facendo giochi fisici e sportivi al Campus Martius, oppure nuotando nel Tevere.
Essi amavano anche passeggiare nei giardini della città (= in hortis), dove erano soliti intrattenersi a chiacchierare con gli amici. Potevano anche frequentare i luoghi pubblici (= cauponae) dove era facile trovare compagnia o giocare d’azzardo, soprattutto alla morra o ai dadi. Fra l’altro i giochi di azzardo erano proibiti perché i debiti di gioco non erano riconosciuto. Tuttavia, erano ammessi durante i Saturnalia, una specie di carnevale durante i quali era tollerata una maggiore licenza. Esistevano anche giochi più impegnativi, soprattutto per la mente, come la tabula lusoria, una sorta di scacchiera o il ludus latrunculorum, simile agli scacchi moderni. Diffusa era anche il duodecim scripta, la nostra dama, oppure il gioco delle noci, molto simile a quello delle biglie.Giochi e passatempi
Un passatempo molto frequente era la caccia, o venatio, che, probabilmente a seguito dell’influenza greca, col tempo abbandonò il suo carattere utilitaristico per diventare un esercizio fisico e un divertimento vero e proprio. Le partite di caccia ai lupi, agli orsi e ai cinghiali erano organizzate dai romani più abbienti. Anche la pesca aveva i suoi appassionati; a livello amatoriale si utilizzava l’amo e la lenza, mentre le reti erano riservate ai pescatori di mestiere.
Danza e spettacoli pubblici
I Romani amavano anche danzare, ma era disdicevole ballare secondo la moda greca, ritenuta troppo effeminata, per cui essa era consentita soltanto alle donne e ai giovinetti. Invece, gli uomini preferivano danzare secondo la moda italica, cioè la saltatio che aveva un aspetto marziale e solenne e quindi con un carattere più virile.
Il divertimenti per eccellenza era costituito dai ludi, cioè dagli spettacoli pubblici organizzati dallo Stato e a volte anche dai privati in occasione di festività religiose. Esistevano tre tipi di giochi:
• i ludi scaenici o rappresentazioni teatrali
• i ludi circenses che si tenevano nei circhi
• i munera, cioè degli spettacoli con gladiatori la cui origine risaliva agli Etruschi
Tra i ludi scaenici i più antichi erano i ludi romani in onore alla triade capitolina, risalenti fino al IV secolo a.C., che si tenevano ogni anno a settembre ed erano costituiti da forme di teatro comico e musicale come gli scambi motteggi in versi rozzi fra giovani, chiamati fescennini. Il tutto era accompagnato da danze mimiche, le atellane. Esistevano anche le saturae, cioè degli spettacoli misti di danza musica e recitazione.
Domande da interrogazione
- Quali erano i principali passatempi dei giovani nell'antica Roma?
- Quali erano i giochi d'azzardo più comuni e quando erano permessi?
- Quali erano i tipi di spettacoli pubblici organizzati nell'antica Roma?
- Come si differenziavano le danze maschili e femminili nell'antica Roma?
I giovani romani trascorrevano il loro tempo libero alle terme, praticando giochi fisici e sportivi al Campus Martius, nuotando nel Tevere, passeggiando nei giardini e frequentando luoghi pubblici per socializzare e giocare d'azzardo.
I giochi d'azzardo più comuni erano la morra e i dadi. Erano generalmente proibiti, ma ammessi durante i Saturnalia, una festività simile al carnevale.
Gli spettacoli pubblici, o ludi, includevano i ludi scaenici (rappresentazioni teatrali), i ludi circenses (spettacoli nei circhi) e i munera (spettacoli con gladiatori).
Le danze maschili seguivano la moda italica, la saltatio, con un aspetto marziale e solenne, mentre le danze femminili potevano seguire la moda greca, considerata più effeminata.