Concetti Chiave
- La società romana nel periodo post-Gracchi si divide tra optimates, sostenitori del privilegio senatorio, e populares, favorevoli alle riforme repubblicane.
- Gaio Mario, eletto console nel 107 a.C., sconfigge Giugurta e consolida il suo potere militare con vittorie importanti contro Teutoni e Cimbri.
- La riforma militare di Mario trasforma l'esercito romano in una forza professionale, aperta a italici e proletari, aumentando l'efficacia militare e la fedeltà ai generali.
- Le proposte di Saturnino, alleato di Mario, per assegnare terre ai veterani, provocano tensioni politiche e resistenza da parte di senatori e popolari.
- Mario, costretto a reprimere la rivolta a favore di Saturnino, perde il supporto dei veterani e viene visto con sospetto dal Senato.
Indice
Divisione della società romana
Dopo i falliti tentativi di riforma dei Gracchi, la società romana si delineò di un due fazioni: optimates e populares. Gli optimates erano i sostenitori dei privilegi della classe senatoria e della loro esclusività, erano i migliori e i custodi del mos maiorum; mentre i populares erano totalmente contrari a questa chiusa gestione del potere, ed erano favorevoli alle riforme per migliorare la repubblica. Il proletariato urbano oscillava tra queste due fazioni senza avere una reale coscienza della situazione politica; in questo quadro politico ebbero la possibilità di emergere nuove figure, che seppero imporsi grazie all’autorevolezza personale.
Conflitto con Giugurta
Giugurta, re della Numidia, aveva assassinato i due eredi al trono (alleati dei romani) per proclamarsi re, e sprovvedutamente aveva fatto uccidere due commercianti italici che si erano schierati contro di lui.
112 a.C.: i senatori di Roma inizialmente non vogliono intervenire, ma poi Giugurta prende in ostaggio tutti gli equites romani in Numidia, quindi si vedono costretti a dichiarare guerra al re, a causa delle pressioni dei cavalieri che li accusavano di essersi fatti corrompere dai doni di Giugurta.
109 a.C.: dopo una fallita fase iniziale, il Senato decide di affidare le operazioni a Quinto Metello, che in due anni riuscì a diminuire la resistenza di Giugurta.
Ascesa di Gaio Mario
107 a.C.: viene eletto come console Gaio Mario, un homo novus ovvero, un uomo eccezionale ma senza parenti nobili.
105 a.C.: il regno della Numidia fu vinto, anche per merito di Lucio Cornelio Silla, che catturò Giugurta con un inganno. Dopo la vittoria, Mario fu rieletto console per ben 5 anni e si apprestò ad affrontare le tribù dei Teutoni e dei Cimbri, che avevano annientato un esercito romano in provenza e minacciavano di penetrare in Italia.
104 a.C.: Giugurta viene catturato e mandato a Roma in catene.
102 a.C.: Mario sconfigge i Teutoni ad Aquae Sextiae.
101 a.C.: Mario sconfigge i Cimbri ai Campi Raudii.
Riforma militare di Mario
Mario fece approvare una riforma dell’esercito che ebbe incidenza sugli assetti della società romana. A Roma l’esercito era cittadino e vi si accedeva tramite i comizi centuriati che erano divisi in base al reddito. I punti della riforma di Mario erano che:
l’esercito doveva essere volontario, e quindi aperto anche agli italici a ai proletari; il che permetteva ai piccoli proprietari terrieri - impoveriti dalle continue guerre del II secolo a.C. - di riconquistare capacità economiche, il che significava maggiori entrate nell’ erario; l’esercito non era più un gruppo di cittadini animati da un altro ideale patriottico, ma era un gruppo di veri professionisti di guerra e ciò ebbe come conseguenza un miglioramento della potenza militare;
progressiva fidelizzazione delle truppe ai rispettivi condottieri: Mario sottrae ai questori il compito di pagare i militari e lo da ai generali, e col tempo il pagamento corrisponde alla figuara del generale; i soldati finivano per legarsi al generale da cui dipendevano le ripartizioni del bottino di guerra;
l’esercito è composto da soldati equipaggiati in modo pesante con attrezzatura militare fornita dallo Stato, abolendo i velites; e con questa riforma i soldati vengono resi tutti uguali al loro unico generale.
Proposte di Saturnino
Il tribuni della plebe Saturnino, amico e alleato di Mario, propone che venissero assegnati appezzamenti di terreno ai veterani del generale indipendentemente dalla loro cittadinanza. A questa proposta non si opposero solo i senatori, ma anche i ceti popolari e cavalieri, che erano contrari alla cessione della cittadinanza a coloro che non erano nati a Roma. Mario fu costretto ad accettare l’incarico del Senato di reprimere una rivolta scoppiata a favore delle proposte di Saturnino; tuttavia, in questo modo Mario perse l’appoggio dei suoi veterani e rimase inviso al Senato.
Domande da interrogazione
- Quali erano le due fazioni che si delinearono nella società romana dopo i falliti tentativi di riforma dei Gracchi?
- Chi erano gli optimates e cosa sostenevano?
- Chi erano i populares e cosa sostenevano?
- Chi era Giugurta e cosa ha fatto?
- Quali sono stati gli eventi principali delle vittorie di Mario su Giugurta?
Gli optimates e i populares.
Gli optimates erano i sostenitori dei privilegi della classe senatoria e della loro esclusività. Sostenevano i privilegi e la gestione chiusa del potere.
I populares erano contrari alla chiusa gestione del potere e favorevoli alle riforme per migliorare la repubblica.
Giugurta era il re della Numidia. Ha assassinato i due eredi al trono alleati dei romani e ha fatto uccidere due commercianti italici che si erano schierati contro di lui.
Nel 112 a.C., i senatori di Roma dichiarano guerra a Giugurta dopo che ha preso in ostaggio tutti gli equites romani in Numidia. Nel 109 a.C., il Senato affida le operazioni a Quinto Metello che diminuisce la resistenza di Giugurta. Nel 107 a.C., Gaio Mario viene eletto console e dopo la vittoria, viene rieletto per 5 anni. Nel 105 a.C., Giugurta viene catturato e nel 102 a.C., Mario sconfigge i Teutoni ad Aquae Sextiae e nel 101 a.C., sconfigge i Cimbri ai Campi Raudii.