Concetti Chiave
- Livio descrive un sistema complesso di classi di censo, con juniores e seniores, per un totale di 193 centurie, inclusa la cavalleria.
- La riforma serviana raddoppiò la legione a seimila uomini e aumentò le centurie di cavalleria da tre a diciotto.
- La riforma superò la struttura sociale basata sulla nascita, riconoscendo il potere politico dei ceti più ricchi.
- I comizi centuriati si svolgevano nel Campo Marzio e garantivano maggior peso politico ai più abbienti, poiché il voto era per centuria.
- Sotto il dominio etrusco, l'espansione politica e sociale fu favorita, includendo nuove forze e famiglie escluse dalle strutture gentilizie.
Indice
Il sistema delle classi di censo
Conosciamo dallo storico Livio un sistema più complesso basato su cinque classi di censo, divise fra juniores, uomini in servizio attivo di età inferiore al 47 anni, e i seniores. Ciascuna di queste classi raggruppava un certo numero di centurie per un totale di 193, compresa la cavalleria.
Secondo Livio le sole centurie che avessero un armamento politico erano quelle di juniores delle prime tre classi, in un numero complessivo di sessanta. È dunque fondato pensare che la legione serviana fosse formata da un contingente di seimila uomini, il doppio dell’esercito gentilizio delle origini. Secondo la tradizione, Servio aumentò anche gli effettivi della cavalleria, da tre a diciotto centurie per un totale di 1800 uomini.Effetti della riforma serviana
La riforma serviana ebbe profondi effetti politici e sociali poiché arruolando chi poteva pagarsi l’armatura si superava sostanzialmente l’organizzazione sociale fondata sulla nascita a favore di un riconoscimento del peso politico dei ceti più ricchi, che non si identificavano necessariamente con le genti aristocratiche. Certo è che la riforma serviana aveva in sé strumenti per promuovere una maggiore mobilità sociale.
Il ruolo dei comizi centuriati
In età storica l’assemblea dei soldati, cioè i comizi centuriati, si riuniva nel campo Marzio, fuori dal pomerio, il confine sacro della città entro il quale non si potevano portare armi, per approvare o respingere le leggi, per eleggere i magistrati superiori per dichiarare la guerra e per giudicare in appello i cittadini condannati dai magistrati. Nei comizi il voto era computato per centuria e non per testa: poiché i più abbienti erano raggruppati in un numero maggiore di centurie, cioè novantotto della prima classe, cui spettava il voto per prima, sul piano politico l’ordinamento garantiva maggior peso politico ai più ricchi.
Espansione e riforme territoriali
Tenendo poi conto del provvedimento concordemente attribuito a Servio Tullio della creazione delle prime quattro tribù territoriali, possiamo ragionevolmente attribuire alla sua opera il significato di una riforma delle istituzioni che tenesse conto dell’espansione che la città aveva sotto il dominio etrusco, e che desse maggior spazio a gruppi di persone ricche, ma escluse per diverse ragioni dalle strutture gentilizie, come potevano essere le famiglie etrusche immigrate.
Influenza etrusca e nuove forze
Del resto la tradizione attribuisce a Tarquinio Prisco l’introduzione in senato di nuovi patres, scelti dalle minores gentes: anche questo dato conferma l’ampliamento delle responsabilità politiche, benché non conosciamo i nomi delle genti maggiori o minori. Insomma tutto ci fa ritenere che sotto la dominazione etrusca sia stato favorito lo sviluppo di nuove forze, sulle quali essi si appoggiarono per fondare regimi monarchici più forti o probabilmente di tipo dinastico.
Domande da interrogazione
- Qual era la struttura del sistema di classi di censo secondo Livio?
- Quali effetti ebbe la riforma serviana sulla società romana?
- Come funzionavano i comizi centuriati e quale era il loro impatto politico?
- Qual era il significato della creazione delle prime quattro tribù territoriali attribuita a Servio Tullio?
Livio descrive un sistema complesso basato su cinque classi di censo, divise tra juniores e seniores, con un totale di 193 centurie, inclusa la cavalleria.
La riforma serviana ebbe profondi effetti politici e sociali, superando l'organizzazione sociale basata sulla nascita e riconoscendo il peso politico dei ceti più ricchi, promuovendo una maggiore mobilità sociale.
Nei comizi centuriati, il voto era computato per centuria e non per testa, garantendo maggior peso politico ai più ricchi, poiché erano raggruppati in un numero maggiore di centurie.
La creazione delle prime quattro tribù territoriali rappresentava una riforma delle istituzioni che teneva conto dell'espansione della città sotto il dominio etrusco, dando maggior spazio a gruppi di persone ricche escluse dalle strutture gentilizie.