Concetti Chiave
- La storiografia moderna non accetta interamente i racconti leggendari sulla fondazione di Roma, riconoscendo discrepanze storiche e cronologiche.
- Nonostante le leggende, esiste un fondo di verità: esisteva una convivenza tra popolazioni romane e sabine, con un governo monarchico iniziale influenzato dagli Etruschi.
- Le origini di Roma risalgono a un gruppo di villaggi su sette colli, abitati da pastori e agricoltori di origine latina e sabina, situati in una posizione strategica vicino al Tevere.
- Questi villaggi fungevano da punto di incontro per tribù locali e mercanti etruschi, facilitando scambi commerciali e trattative intertribali.
- Nel tempo, i villaggi si unirono in una confederazione nota come Septimontium, vivendo una vita dura e primordiale caratterizzata da lotte intertribali.
Le leggende e la verità storica
Gli storici oggi non possono accettare in blocco e alla lettera il racconto leggendario per varie ragioni: ad esempio le istituzioni religiose attribuite a Numa appartengono ad epoche diverse; il porto di Ostia iniziò la sua attività nel IV secolo a. C. e non può essere perciò una realizzazione di Anco Marzio; molti racconti cosi come ci sono stati tramandati, non sono verosimili. Nella leggenda c’è, tuttavia, un fondo di verità.
Le origini di Roma
Nella Roma dei primi tempi certamente vissero, l’una accanto all’altra, la popolazione romana e la popolazione sabina; il governo fu certamente monarchico, gli Etruschi ebbero un’influenza notevole sui Romani in tutti i campi. Noi possimo, oggi, cercando di distinguere la verità dalla favola, ricostruire abbastanza fedelmente le origini e le vicende della Roma del periodo monarchico.
La vita nei villaggi
Roma fu allora con tutta probabilità, un gruppo di grossi villaggi e di capanne, abitati da pastori e agricoltori di origini latina e sabina. Questi villaggi sorsero su sette colli, distanti dalle acque stagnanti e malsane delle zone più basse, all’incrocio di più vie, non lontano dal Tevere, vicino anzi all’isola Tiberina, che rendeva facile il passaggio da una sponda all’altra del fiume. Qui convenivano le varie tribù sparse nella campagna per trattare questioni di interesse comune e per scambiare merci e prodotti della terra; qui era frequente il transito di mercanti etruschi, i quali, dalle loro sedi del Lazio settentrionale, movevano verso la Campania. Più tardi i villaggi si unirono in una Confederazione. Il Septimontium o città dei sette colli. La vita in quei tempi non era facile: fatta tutta di lotte tra i vari gruppi umani, era povera, rozza, primordiale.