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Concetti Chiave

  • La statua di Tyche, simbolo di giustizia, era collocata nel foro di Bisanzio vicino al gruppo di Costantino ed Elena, secondo lo Pseudo-Codino.
  • Quando gli arabi conquistarono Bisanzio, la statua di Tyche fu deturpata, segno dell'importanza attribuita a questa figura dal popolo.
  • Lo Pseudo-Codino descriveva anche le statue della dinastia imperiale accanto alla Tyche, suggerendo la loro rilevanza.
  • Malala potrebbe aver omesso una parte del testo che collegava la Tyche alla statua di Costantino, situata su una colonna di porfido.
  • La Tyche, chiamata Anthousa da Costantino, era un simbolo della città rinnovata, tenuta nella mano della statua di Costantino secondo una ricostruzione del testo.

Indice

  1. Tyche e il potere popolare
  2. La statua di Costantino
  3. Ipotesi sulla descrizione di Malala

Tyche e il potere popolare

Dunque questa Tyche, simbolo della giustizia, era evidentemente considerata dal popolo ispiratrice di forza e di potere popolare, tanto che quando gli arabi si impossessano di Bisanzio deturpano questa statua tagliandole le mani. Questa statua era collocata, secondo lo Pseudo-Codino, nel foro accanto al gruppo di Costantino ed Elena con in mezzo una croce, che le Parastàseis sùntomoi Chronikaì, dell'VIII secolo, dicono elevata da Costantino, così come la vide in cielo.

La Tyche sotto l’arcata orientale del foro è ricordata anche dallo pseudo Codino, che descrive subito dopo il gruppo statuario di Costantino-Elena e la croce, con accanto le statue dei figli di Costantino.

La statua di Costantino

Se Malala si fosse riferito a questa statua di Tyche, dovremmo presumere la caduta di un lungo periodo, perché non avrebbe trascurato di descrivere i due importantissimi gruppi scultorei della dinastia imperiale, che le stavano accanto.

Ipotesi sulla descrizione di Malala

Sarebbe più conveniente pensare, invece, che le parole cadute nel testo di Malala fossero poche, utilizzate per connettere la Tyche con la statua stessa di Costantino al centro del foro sulla colonna di porfido che aveva alla base il Palladio. Non si trattava infatti di una delle tante Tychai cittadine, ma di quella da Costantino chiamata Anthousa. Il testo, dunque, avrebbe potuto suonare come segue: «[Il monumento di se stesso portava nella mano destra] la Tyche della città da lui rinnovata e in suo nome fondata; dopo aver fatto un sacrificio incruento, egli la chiamò Anthousa». se, prima di menzionare la Tyche della città da lui rinnovata, nel testo di Malala fosse caduta la proposizione “Il monumento di se stesso portava nella mano destra” si eliminerebbe questa strana incoerenza del testo, avremmo la connessione tra la descrizione della Tyche e la statua di Costantino ed infine avremmo una fonte veramente antica (e non Anna Comnena) che descrive cosa aveva in mano la statua di Costantino: il globo e non la Vittoria alata, ma la Tyche.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il significato della statua di Tyche a Bisanzio?
  2. La statua di Tyche simboleggiava la giustizia ed era vista come ispiratrice di forza e potere popolare. Quando gli arabi conquistarono Bisanzio, deturparono la statua tagliandole le mani.

  3. Dove era collocata la statua di Tyche secondo lo Pseudo-Codino?
  4. Secondo lo Pseudo-Codino, la statua di Tyche era situata nel foro accanto al gruppo di Costantino ed Elena, con una croce al centro, e sotto l'arcata orientale del foro.

  5. Qual è la connessione tra la statua di Tyche e quella di Costantino?
  6. La statua di Costantino, secondo il testo, portava nella mano destra la Tyche della città, chiamata Anthousa, dopo aver fatto un sacrificio incruento. Questo collegamento risolve l'incoerenza nel testo di Malala, suggerendo che la statua di Costantino non tenesse la Vittoria alata, ma la Tyche.

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