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Concetti Chiave

  • La porpora era un prodotto estremamente costoso a causa del gran numero di conchiglie necessarie per produrre una piccola quantità di colorante.
  • Tiro, una città fenicia, era il principale centro di produzione della porpora, legata a leggende mitologiche con personaggi come Melqart.
  • Nel Mediterraneo antico, la porpora era sinonimo di eleganza, lusso e simbolo di potere e nobiltà.
  • La porpora era considerata un tributo prezioso, influenzando culture come gli Assiri e citata in testi persiani e biblici.
  • In epoca romana, il colore purpureo era riservato all'imperatore e alla sua corte, mantenendo il suo status di prestigio.

Indice

  1. Il valore della porpora
  2. La leggenda di Melqart
  3. Simbolo di potere e prestigio

Il valore della porpora

La porpora era un prodotto molto costoso e pregiato non tanto per il tipo di materia prima o per la tecnica di lavorazione mediante la quale si ottiene, quanto per il gran numero di conchiglie che bisognava raccogliere e lavorare per ottenere una piccola quantità di colorante.

La leggenda di Melqart

Il maggior centro di produzione era la città fenicia di Tiro, realtà che trova conferma anche in un racconto mitologico: secondo la leggenda, il fondatore della città Melqart (equivalente dell’eroe greco Eracle), avrebbe inventato la tecnica di tintura delle vesti per far innamorare una ninfa di nome Tiro.

Simbolo di potere e prestigio

Nel bacino del Mediterraneo antico la porpora divenne sinonimo di eleganza, raffinatezza, lusso, e ricchezza, nonché simbolo di potere, nobiltà ed elevato status sociale.

Nella lingua hittita la parola”porpora” (arkammash) aveva assunto il significato di “tributo”, a sottolineare la natura preziosa del colorante.

I sovrani assiri furono particolarmente sensibili al fascino dei tessuti fenici, facendone spesso bottino nel corso delle proprie conquiste territoriali. Citata dai testi persiani e dalla Bibbia come materiale particolarmente pregiato, la porpora è presente nei poemi omerici in contesti di alto livello sociale. Alessandro Magno, conquistata l’Asia, assunse le insegne delle regalità persiana, tra le quali spiccavano le vesti purpuree. In epoca romana la porpora rimase simbolo di prestigio e venne utilizzata per decorare le toghe dei cittadini romani più importanti. Nel corso dei secoli, il colore purpureo divenne prerogativa esclusiva dell’imperatore romano e della sua corte.

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