Concetti Chiave
- L'età monarchica di Roma, dal 753 A.C. al 509 A.C., è caratterizzata dai sette re tradizionali, con molti aspetti avvolti nella leggenda.
- La monarchia si divide in due fasi: la monarchia Latino-Sabina (753-617 A.C.) e la monarchia etrusca (617-509 A.C.), quest'ultima influenzata dalla cultura etrusca.
- I primi Romani erano organizzati in unità familiari chiamate "Gens", con un sistema di governo democratico e assemblee come i comitia curiata e calata.
- Con il regno di Servio Tullio, le assemblee popolari e l'esercito furono riformati, introducendo le Comitia Centuriata basate sul possesso di proprietà.
- Il dominio etrusco portò a cambiamenti significativi, inclusa l'abolizione del Senato romano, contribuendo alla nascita della classe aristocratica patrizia.
Questa età si chiama anche età regia e va dal 753 A.c. al 509 A.c.
Indice
- I sette re di Roma
- La monarchia latino-sabina
- Organizzazione sociale e politica
- Le tribù e le curie
- Le assemblee e il consiglio
- Numa Pompilio e la religione
- L'esercito romano
- Lingua e commercio
- La monarchia etrusca
- Influenza etrusca e società
- Il potere ereditario e i patrizi
- Riforme di Servio Tullio
- Le nuove tribù urbane
- Fine dell'età regia
I sette re di Roma
durante questi 200 anni Roma fu guidata dai tradizionali sette re, a causa di poche ricerche è avvolto nella leggenda.
Questi sette re furono:
- Romolo (fratello di Remo e figlio di Rea Silvia e del dio Marte che fondo la città di Roma)
- Numa Pompilio
- Anco Marcio
- Tullo Ostilio
- Tarquinio Prisco
- Servio Tullio
- Tarquinio il Superbo
La monarchia latino-sabina
L’eta monarchica si divide in due fasi:
Il Periodo della “monarchia Latino-Sabina” dal 753 A.c. al 617 A.c.
Questa fu la prima monarchia dei primi quattro re di Roma e come dice il nome questi nomi furono di origine Latino-Sabina, quelli menzionati sopra.
Organizzazione sociale e politica
I primi Romani furono organizzati in Gens, insieme di alcune famiglie, ognuna delle quali viveva un patriarca chiamato Pater Familias (Padre)
Ogni Gens era un ‘unità che si autogovernava ed ogni membro aveva gli stessi diritti.
La forma di governo interno era di tipo democratico, quindi ogni membro poteva votare.
Queste divisioni erano comuni alla maggior parte delle popolazioni indoeuropee;
Il Re non poteva dare il titolo di re ai suoi figli direttamente ma le sue decisioni doveva darle al Senato
(Le gentes)
Ogni Pagus poteva, pertanto avere un ordinamento democratico e aristocratico.
Le tribù e le curie
Durante questo periodo di regio, dei primo quattro re, Il termine curia ai primordi della monarchia romana era una suddivisione della sua popolazione, e che fu in seguito utilizzata per significare il luogo dove le tribù si radunavano per discutere degli affari dello stato.
Fu Romolo per primo a dividere la popolazione nelle tre tribù, ciascuno corrispondente ad un differente gruppo etnico: dei Ramnes, Tities e Luceres.
I Ramnes era probabilmente latini, abitanti degli insediamenti collinari
Tities da insediamenti sabini e Luceres da insediamenti etruschi.
Ogni tribu aveva dieci curie e aveva un capo chiamato tribunus (un ufficiale dell’esercito romano).
Le assemblee e il consiglio
Il mezzo attraverso il quale i primi Romani espressero i loro impulsi democratici furono le assemblee oppure le comitia.
Le Prime Assemblee furono i comitia curiata (assemblea politica) e comitia calata (assemblea religiosa).
Il mezzo dove i Romani esprimevano i loro impulsi aristocratici era invece un consiglio di anziani della città,considerando il fatto che ogni gens era formato da un anziano proveniente dalle famiglie piu importanti.
Numa Pompilio e la religione
Numa Pompilio fu la prima ad istituire i vari sacerdozi e stabilire i riti e le cerimonie annuali, tipica espressione dell’assunzione del fenomeno religioso è il calendario, organizzato in maniera da dividere l’anno in giorni fasti (dove si poteva discutere degli affari) e nefasti (dove invece si doveva astenere dal trattare gli affari) con l’indicazione delle varie feste e cerimonie sacre.
L'esercito romano
Non si conosce l’esattezza la struttura dell’esercito in questa fase; secondo la tradizione fu Romolo a
creare sull’esempio della falange greca, la legione romana.
Egli inizio a dividere la popolazione che era adatta alle armi, in contingenti militari.
Ogni contingente militare era formato da 3000 fanti e 300 cavalieri. Ogni fila di 1000 armati era comandata da un tribunus militum.
I guerrieri combattevano prevalentemente a piedi con lance, giavellotti e spade, mentre i ricchi potevano avere elmo corazza.
Lingua e commercio
I Romani parlavano la lingua latina, lingua indoeuropea appartenente al gruppo lingue latino-falische.
Il Latino acquisto grande importanza con l’espansione dello stato romano e in quanto lingua ufficiale dell’impero si radico in gran parte dell’Europa e del Nordafrica.
Commerciavano inoltre ed esclusivamente prodotti sulla pastorizia e dell’agricoltura. Allevamento ed agricoltura raprresentavano le attività economiche principali anche nel periodo monarchico o arcaico.
La monarchia etrusca
Il periodo della Monarchia “etrusca” dal 617 A.c. al 509 A.c.
Chiamato anche “Roma dei Tarquini” .
Questo Periodo sono i tre re di origine etrusca insieme ai primi sette re di Roma.
L’origine di questi re lascia adito alla possibilità che in questo periodo l’Urbe sia passata in un vero e proprio dominio etrusco;
Influenza etrusca e società
Innegabile è l’apporto dato dalla cultura etrusca alla storia romana: Molti usi, costumi, tradizioni e monumenti stessi:
Cloaca Massima, Templi, piazze come il Foro.
La maggior parte della popolazione era di origine latino-sabina, come lo erano i primi quattro monarchi del periodo.
Sul finire di questa fase pero, un flusso migratorio proveniente dall’Etruria, in particolare Tarquina si indirizzo su Roma. I gruppi etnici etruschi presero il sopravvento, impugnando le redini dell’economia mercantile cittadina e impadronendosi del potere.
Questo periodo fu più lineare rispetto al precedente, sotto il quale c’era stata una notevole espansione territoriale e un alternanza di re, latini, sabini. Nasce la classe plebea (cittadini che fanno parte della popolazione).
Il potere ereditario e i patrizi
Durante questo periodo, il potere non venne più trasmesso per elezione popolare ma per via ereditaria.
Durante il regno dei tarquini, il potere viene emesso per via ereditaria, il Senato romano divenne di conseguenza abolito.
Ciò provocò un forte risentimento nell’ordine senatorio, questa violazione fu la causa della nascita della classe aristocratica senatoriale (patrizi: classe d’élite dell’antica società romana/padri fondatori)
Riforme di Servio Tullio
Come vuole tradizione, la vera riforma di questo periodo furono i comitia centuriata assemblee popolari della Res Publica, vi si raccoglievano cittadini, patrizi, plebei per esercitare i loro diritti politici), frutto della riforma dell’esercito operata da Servio Tullio.
Con Servio Tullio, la nuova organizzazione prevedeva l’abolizione del vecchio sistema, che si basava sulle curie sostituendolo con uno che metteva al centro il latifondo e divideva l’armata in centurie.
Le centurie erano organizzate sulla base delle proprietà di ciascun cittadini romano (patrizi e plebei)
La nuova organizzazione fa nascere una nuova tipologia di assemblea romana chiamata Comitia Centuriata non centrate sul potere politico o legislativo ma bensì sul tipo militare, per adunanze, arruolamenti
Le nuove tribù urbane
Le tre tribù iniziali furono riorganizzate in quattro nuove “tribù urbane”! Chiamate Palatina, Suburana, Collina ed Esquilina, mentre il resto del territorio in ventisei regiones o pagi.
Fine dell'età regia
Tutti gli atti normativi dell’età regia sono scomparsi dopo l’incendio di Roma nel 390 A.c.
L’ultimo re di questa età fu Lucio Tarquinio chiamato Tarquinio il Superbo perché negò la morte di Servio Tullio, regno dal 535 al 509 A.c. dove fu cacciato da Roma.
Sempre durante il suo regno, inizio la centenaria lotta tra Romani e Volsci, Sappiamo inoltre ce il delegato della città latina di Aricia, durante un assemblea, ha voluto osare del volere del Superbo re di Roma, fu messo a morte e fatto affogare in un fosso.
Tarquinio il Superbo alla fine viene scacciato da roma perche dopo violazioni delle leggi e violenze da parte di suo figlio, inizia l’età repubblicana.
Domande da interrogazione
- Quando inizia l'età monarchica a Roma?
- Chi furono i primi quattro re di Roma?
- Quali erano le principali attività economiche durante l'età monarchica a Roma?
- Quali erano le lingue parlate dai Romani durante l'età monarchica?
- Chi fu l'ultimo re dell'età monarchica a Roma?
L'età monarchica a Roma inizia nel 753 A.C.
I primi quattro re di Roma furono Romolo, Numa Pompilio, Anco Marcio e Tullo Ostilio.
Le principali attività economiche durante l'età monarchica a Roma erano l'allevamento e l'agricoltura.
Durante l'età monarchica, i Romani parlavano la lingua latina, che era una lingua indoeuropea.
L'ultimo re dell'età monarchica a Roma fu Lucio Tarquinio, chiamato Tarquinio il Superbo.