Concetti Chiave
- Gli Ittiti, originari del Caucaso, si stabilirono in Anatolia centrale nel II millennio a.C., espandendosi verso la Siria, il Libano e la Mesopotamia, conquistando Babilonia nel 1550 a.C.
- Introdussero le lingue indoeuropee in Mesopotamia, contribuendo allo sviluppo di lingue come il germanico, il celtico e il persiano.
- La loro forza militare si basava sulla lavorazione del ferro e l'uso di carri da guerra trainati da cavalli, che disorientavano i nemici.
- Il re ittita, eletto da un'assemblea di nobili, era anche sommo sacerdote, mantenendo l'ordine e fungendo da intermediario tra uomini e divino.
- L'impero ittita cadde nel 1200 a.C. con l'invasione dei "popoli del mare", tra cui i Frigi che distrussero Hattusa.
Indice
Origini e espansione degli Ittiti
Gli Ittiti nascono nel II millennio a.C. e probabilmente originano dal Caucaso, abbandonarono la loro terra per scarsità di cibo e si insediarono in Anatolia centrale ed è in questo posto che essi iniziarono ad espandersi, il sovrano Hattusili I sottomise dei piccoli imperi e da li promossero nuove spedizioni militari nella Siria, il Libano e la Mesopotamia e nel 1550 a.C.
queste spedizioni militari portarono alla conquista della Babilonia, si scontrarono anche con gli Egizi in cui al termini fu sancito il primo trattato di pace.Lingue e influenze culturali
Prima dell’arrivo degli Ittiti, nella Mesopotamia venivano utilizzate lingue appartenenti alla famiglia linguista semitica per comunicare ma con l’ingresso degli Ittiti nella Mesopotamia entrarono anche le lingue indoeuropee, nelle lingue indoeuropee si originarono nel futuro molte lingue tra cui: il germanico, il celtico, l'armeno, lo slavo, il latino italico, il tracio, l'illirico, il macedone, il frigio, il Greco, l'hittita, il persiano e il sanscrito.
Potenza militare e alleanze
Molta della potenza militare Ittita deriva soprattutto dalla lavorazione del ferro: il metallo veniva riscaldato fino a farlo scogliere, poi veniva modellato e infine veniva immerso nell'acqua, con questo metodo loro ottenevano armi robuste e resistenti.
Inoltre gli Ittiti usavano anche i veloci carri da guerra che erano trainati da cavalli in modo da disorientare i nemici che combattevano a piedi.
Quando sconfiggevano degli avversari non li rendevano schiavi, ma bensì alleati facendogli obbligatoriamente giurare fedeltà al sovrano.
Organizzazione politica e religiosa
L'organizzazione Ittita consisteva di un re che veniva eletto da un'assemblea di nobili che appartenevano all'aristocrazia militare, il re non solo regnava sul popolo ma era anche il sommo sacerdote e si occupava del culto religioso tra cui gli dei principali che erano Anu (il dio della tempesta) e Arinna (la dea del sole), Si riteneva anche che il re fosse un intermedio tra gli uomini e il divino con l’impegno di garantire al popolo l’ordine.
Le leggi degli Ittiti in casi eccezionali prevedevano la pena di morte ma la maggior parte delle volte era sostituita con dei risarcimenti in denaro.
Contributi culturali e declino
Gli Ittiti contribuirono anche all’arte, in Anatolia portarono la scultura e l’architettura ma sembra che ignorassero la pittura, usavano la scrittura cuneiforme, ma non lasciarono opere letterarie.
L’impero ittita pur essendo un popolo forte e stabile vennero sconfitti quando arrivarono i “popoli del mare”, tra questi i Frigi nel 1200 a.C. invasero l’Anatolia e distrussero Hattusa (l’antica capitale) ponendo fine all’impero ittita.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine degli Ittiti e come si sono espansi?
- Quali erano le principali innovazioni militari degli Ittiti?
- Come era organizzata la società ittita e quali erano le loro pratiche religiose?
Gli Ittiti probabilmente originano dal Caucaso e si sono insediati in Anatolia centrale nel II millennio a.C. sotto il sovrano Hattusili I, espandendosi attraverso spedizioni militari in Siria, Libano e Mesopotamia, conquistando Babilonia nel 1550 a.C.
Gli Ittiti erano noti per la lavorazione del ferro, che permetteva loro di creare armi robuste, e per l'uso di carri da guerra trainati da cavalli, che disorientavano i nemici a piedi.
La società ittita era guidata da un re eletto da un'assemblea di nobili, che fungeva anche da sommo sacerdote. Il re era considerato un intermediario tra gli uomini e il divino, con il compito di mantenere l'ordine e il culto degli dei principali, Anu e Arinna.
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